Da oggi si può tornare al mare di Latina. Il sindaco Damiano Coletta, con propria ordinanza, ha stabilito la riapertura, con norme però sempre rigide in tema di...
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In particolare, da oggi si potrà svolgere attività motoria o sportiva lungo la pista ciclabile di Via del Lido, sul lungomare e sulla spiaggia di Latina. Per quanto riguarda quest'ultima, è consentita anche la pesca da riva, mentre è vietato prendere il sole, fare il bagno e svolgere qualsiasi altra attività sportiva legata al mare. Le attività consentite devono comunque essere svolte nel rispetto della distanza interpersonale, almeno due metri per l'attività sportiva e almeno un metro per ogni altra attivit). Restano vietati gli assembramenti.
«Sarà possibile - spiega il sindaco Coletta - raggiungere pista ciclabile, lungomare e spiaggia con i propri mezzi o con mezzi pubblici e poi svolgere lì l'attività motoria o sportiva. Questo non significa che da domani siamo liberi di provocare pericolosi affollamenti. I cittadini di Latina si sono comportati in maniera esemplare fino ad oggi e sono convinto che tutti insieme continueremo a dimostrare di avere grande senso di responsabilità. Le misure sul distanziamento sociale vanno rispettate alla lettera, non molliamo proprio ora».
Coletta aveva atteso le indicazioni della Regione Lazio, rispetto all'inizio della fase 2 il 4 maggio, per una decisione definitiva. Già lunedì però diverse persone avevano affollato la pista ciclabile. Di mare si è parlato ieri anche in commissione Trasporti, dove la consigliera delegata alla Marina, Maria Grazia Ciolfi, ha presentato l'ipotesi di «alcune zone 30, oppure di trasformare tutta strada Lungomare in zona 30, con priorità ai pedoni e ciclisti; potrebbero essere implementate piste ciclabili anche temporanee, per favorire la mobilità lenta e sostenibile, per esempio attraverso l'istituzione del senso unico sulla via, in un'ottica di contingentamento degli ingressi sul litorale, come potrebbe rivelarsi necessario fare in questa estate, con il vantaggio di recuperare spazio per piste ciclabili e posti auto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero