Cura dell'infarto, Latina prima in Italia e tra le prime in Europa

Cura dell'infarto, Latina prima in Italia e tra le prime in Europa
I risultati della classifica 2019 redatta dalla Società di cardiologia interventistica mettono Latina in vetta. L'Ospedale Santa Maria Goretti è primo in Italia...

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I risultati della classifica 2019 redatta dalla Società di cardiologia interventistica mettono Latina in vetta. L'Ospedale Santa Maria Goretti è primo in Italia per la cura dell'infarto: con 509 interventi di angioplastica primaria durante infarto acuto del miocardio ha fatto meglio dell'anno precedente ed ha scalato tutte le posizioni superando due ospedali napoletani (Del mare e Cardarelli) e poi via via Massa Carrara, Perugia, Bologna. «Sa perché è stato possibile? Perché siamo gli unici nel Lazio che abbiamo luna Rete dell'infarto. E i risultati sono eccellenti non solo per i numeri ma anche per i tempi» racconta il professor Francesco Versaci, primario della Uoc di cardiologia. «Lo scorso anno eravamo secondo per il trattamento dell'Infarto acuto dopo il Cardarelli. Ma siamo avanti in tutte le statistiche, siamo tra i primi 10 in Europa, e per i trattamenti di elezione siamo primi nel Lazio, davanti al Gemelli, e quarti in Italia».

«Una crescita notevole - ammette il professore - ma è stato possibile perché la struttura funziona. Se le fondamenta sono buone puoi costruire». E a Latina non solo la rete dell'infarto c'è, ma funziona. «E funziona molto bene - spiega Versaci - tanto che ci viene copiata». In sostanza il Santa Maria Goretti è il centro hub che è collegato con tutto il territorio. «Ogni anno riceviamo 10 mila chiamate e tracciati dal territorio - continua Versaci - un numero considerevole». Dicevamo dei tempi. In caso di infarto acuto devono essere rapidissimi. Bisogna intervenire nelle prime due ore altrimenti il paziente è spacciato. Per questo grazie alla Rete quando un paziente con sospetto infarto sale in ambulanza immediatamente il tracciato viene inviato in ospedale. «E il paziente viene inviato subito nel posto dove può essere curato. I pazienti vengono trattati senza passare dal pronto soccorso accelerando al massimo i tempi - spiega il primario - E' successo che un paziente di Ponza è arrivato in sala operatoria in 22 in 22 minuti con l'elicottero».
Quindi l'organizzazione è tutto. E la Asl di latina, guidata dal manager Giorgio Casati, ci lavora da anni. «La Lombardia ha 10 milioni abitanti e tante Emodinamiche ma non ha reti così strutturate, con i pazienti che convergono sull'ospedale di riferimento». Così si spiega il successo pontino. Il Goretti nel 2019 è risultato l'ospedale più performante in Italia per la cura dell'infarto. «Ma siamo messi bene anche a livello europeo, siamo tra i top ten trattamento infarto. Ci fa piacere che Latina sia presente e visibile» commenta soddisfatto Versaci.
L'obiettivo adesso «è mantenere il passo» e insistere sulla collaborazione con il territorio. «Tecnologie e tecniche devono essere appannaggio di tutti gli operatori, tutti i medici di Latina devono essere in grado far funzionare questa rete, questa capacità di assistenza, per far in modo che rimanga una scuola e una formazione che caratterizzi la città in futuro». E in quest'ottica va lo sforzo della Asl per far funzionare al meglio l'ospedale di Formia.

Vedi anche > Trattamento dell'infarto acuto, l'ospedale di Latina terzo in Italia e primo nel Lazio

Il merito di tutto questo va «alla squadra che non è fatta solo di medici - dice Versaci - ma di tutto personale sanitario, perché abbiamo avuto giorni in cui sono arrivati fino a 10 infarti nelle 24 ore, vuol dire che c'è lavoro continuo tutto il personale per accogliere e curare al meglio ciascuno, senza dimenticare l'appoggio della direzione per assicurare risorse adeguate».
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Il Messaggero