Terracina, il video ironico ma non troppo dell'assessore con l'ascia: «Restate a casa o vi prendo a tranvate»

L'assessore Pierpaolo Marcuzzi
Ascia in mano, legnaia alle spalle e tenuta domestica: si è presentato così in un video pubblicato ieri su Facebook l'assessore all'Urbanistica del Comune di...

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Ascia in mano, legnaia alle spalle e tenuta domestica: si è presentato così in un video pubblicato ieri su Facebook l'assessore all'Urbanistica del Comune di Terracina Pierpaolo Marcuzzi. La solita faccia bonaria, ma l'espressione tradiva qualcosa: l'assessore ieri era arrabbiato. «In queste ore (ieri, ndr) è montata la polemica che troppi nostri concittadini escono per strada, questo è sbagliato, ma vi ricordo che il Governo ci ha concesso alcune libertà» ha esordito Marcuzzi, rispondendo ai numerosi post comparsi a decine sul canale social, soprattutto dopo i 5 nuovi casi di contagio a Terracina presenti nel bollettino Asl di venerdì scorso (in quello di ieri non era riportato alcun nuovo caso). Nei commenti è comparsa anche la richiesta di più incisività da parte del sindaco, e a questo proposito Marcuzzi nel suo video ha ricordato che «un sindaco non si può sostituire allo Stato» ma poi promette: «Da oggi noi amministratori saremo un po' più incisivi e se incontriamo qualcuno per strada lo prenderemo a tranvate sulle caviglie e vi ricordo che non tutti gli amministratori sanno essere delicati»: a questo punto Marcuzzi dà un bel colpo d'ascia a un tocco di legno. Ironia dell'assessore a parte, il messaggio è chiaro: chi può, resti a casa.





Lo stesso messaggio che hanno mandato ai cittadini anche altri assessori comunali di Terracina, come quello alla Cultura Barbara Cerilli e quello ai Servizi Sociali Patrizio Avelli. «Restiamo a casa, facciamolo per i nostri figli, facciamolo per i nostri nonni, facciamolo per noi» è quello che ha detto la Cerilli. «I controlli ci sono e saranno sempre più frequenti- ha aggiunto- ma non è giusto che questo sia l'unico modo per capirlo» appellandosi infine al senso civico dei terracinesi. «I dati che abbiamo sulla pandemia sono confortanti rispetto al dato nazionale ma questo non vuol dire che debbano essere sottovalutati- ha commentato Avelli- Abbiamo notato che c'è molta gente in giro: non c'è decreto che tenga, non c'è sindaco che tenga se non il rispetto del prossimo e il senso civico della persona. Stiamo a casa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero