Coronavirus, continua la fuga delle nazionali di canottaggio da Sabaudia a un mese dalla Coppa del Mondo

Coronavirus, continua la fuga delle nazionali di canottaggio da Sabaudia a un mese dalla Coppa del Mondo
Spaventati dall’evoluzione del caso coronavirus Covid-19 in Italia, le Federazioni stanno richiamando le squadre straniere che si stanno allenando, come ogni anno, a...

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Spaventati dall’evoluzione del caso coronavirus Covid-19 in Italia, le Federazioni stanno richiamando le squadre straniere che si stanno allenando, come ogni anno, a Sabaudia. Solo che la decisione arriva a poche settimane dall'inizio della Coppa del Mondo in programma sul Lago di Paola dal 10 al 12 aprile.


La scelta è dettata dalla cautela dei singoli governi anche in relazione alle informazioni che arrivano all’estero circa l'attuale situazione italiana. Così dopo la partenza della squadra giovanile maschile di canottaggio della Polonia del 24 febbraio scorso, nei giorni successivi anche la squadra slovena della canoa ha lasciato la provincia di Latina insieme ai tedeschi e alle squadre olimpiche di canottaggio della Repubblica Ceca e della Slovacchia a cui si aggiungono Lituania ed Estonia, mentre non sono partite le nazionali di Ungheria e Ucraina. L’impatto sulle strutture ricettive del litorale pontino è importante, specie su quelle di Sabaudia, ma resta confermata la prima prova della Coppa del Mondo in programma dal 10 al 12 aprile, evento prestigioso che porterà su Sabaudia gli occhi del mondo.

«Siamo costantemente in contatto diretto con la Federazione italiana e con quella internazionale, c’è un allineamento con il Ministero e teniamo sempre alta l’attenzione su quello che accade - chiarisce Alessio Sartori, vice sindaco di Sabaudia ed olimpionico di canottaggio - la problematica sanitaria che sta investendo la nostra Nazione non ha portato finora nessun tipo d’inconveniente a Sabaudia e la notizia del richiamo delle squadre straniere dispiace perché, oltre a privare gli atleti degli allenamenti a Sabaudia, ha un impatto anche sulle strutture ricettive come alberghi, ristoranti e altre realtà, ma queste decisioni vengono prese direttamente dai Governi e dalle loro Federazioni.Tra l’altro quando gli atleti sono in allenamento il contatto con gli esterni è minimo ma è evidente che all’estero arrivano informazioni tali da indurre i Governi a richiamare gli atleti per evitare rischi».


Oltre alla Coppa del Mondo di aprile, sono previsti anche altri eventi di avvicinamento all’appuntamento più atteso, tra questi spunta il Meeting Nazionale in programma a 15 giorni dalla Coppa, un appuntamento che porterebbe a Sabaudia 1.500 atleti, senza considerare allenatori, staff, tecnici e pubblico. «Siamo in attesa di informazioni su questi eventi pre Coppa del Mondo, attualmente non ci sono notizie precise e la situazione si evolve piuttosto rapidamente - conclude Sartori - su questo tipo di scelte però siamo completamente impotenti e dobbiamo solo accettare le decisioni che verranno prese».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero