Latina, teme il contagio: mangia pane secco fino all'arrivo dei volontari Cri

Latina, teme il contagio: mangia pane secco fino all'arrivo dei volontari Cri
La segnalazione arriva dalla Questura di Latina: c'è una donna anziana che non esce di casa da giorni, per paura dei contagi non può andare all'ufficio...

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La segnalazione arriva dalla Questura di Latina: c'è una donna anziana che non esce di casa da giorni, per paura dei contagi non può andare all'ufficio postale a riscuotere dei vaglia ed è rimasta senza soldi. Non può fare la spesa e si alimenta da quattro giorni solo con latte e pane secco. I volontari della Croce Rossa sono subito al lavoro e un'ora dopo alla signora vengono consegnati i viveri a casa.


E' una rete che si mette in moto per ogni emergenza e ogni necessità e che arriva a coprire, per l'emergenza Covid-19, ogni angolo della provincia, da Aprilia a Castelforte. Circa 200 volontari targati Cri, gran parte dei quali impegnati a Fondi, dove i fronti aperti sono tanti e ci si occupa di assistenza, consegne a domicilio per i cittadini in quarantena, monitoraggio e controlli con termoscanner al Mof, supporto ai trasferimenti dei contagiati anche con ambulanza biocontenimento.

Una sessantina sono invece i volontari impegnati a Latina, anche nel triage del dormitorio invernale, che consente di verificare ogni sera la temperatura degli ospiti che entrano nella struttura, o nei servizi di consegne a domicilio di farmaci e alimenti, trasferimenti e anche taxi sociale, come nel caso dei malati oncologici che hanno bisogno di raggiungere gli ospedali per le terapie, magari in altre città, e non possono più usare i mezzi pubblici. E' un lavoro sempre in prima linea, di supporto e accanto a quello dei soccorsi, delle forze dell'ordine, dei sanitari, dei servizi sociali. A raccontarlo è Giancarlo Rufo, il volto storico della comitato di Latina: «Il terzo settore passa alla ribalta in questi particolari momenti di emergenza - spiega Poi passa e i primi a dimenticarsi di questo servizio sono spesso gli organi istituzionali. Insieme ad altre associazioni strutturate siamo di supporto a tutto il terzo settore e svolgiamo quotidianamente attività importanti per la gestione dell'emergenza legata all'epidemia. Ogni giorno ci sono casi e situazioni diverse che affrontiamo non senza difficoltà. Ma lo sforzo che sosteniamo è enorme, compreso quello economico indirizzato per esempio all'acquisto di una grande quantità di dispositivi di protezione individuale. Un'emergenza improvvisa e senza precedenti come quella del Coronavirus ha richiesto inoltre un impegno ulteriore e nuove risorse da inserire nella rete del volontariato. Ma è bastato un annuncio fatto circolare dalle strutture della Cri e dal Comune di Latina per raggiungere e superare in pochi giorni quota 50 volontari in più. Ci sono state tante richieste - spiega ancora Rufo -Ma abbiamo dovuto chiudere il numero a circa 50 per poter procedere a un'adeguata formazione rivolta a tutte le nuove forze da inserire nella rete».


Latina in questo fa scuola anche sul metodo. I nuovi aspiranti volontari seguono moduli formativi su salute e sicurezza, codice etico e storia della Croce Rossa. Solo in seguito potranno diventare effettivi e affiancare il lavoro dei volontari storici. Le persone che si mettono a disposizione sono soprattutto giovani, provengono dagli ambienti sociali e professionali più diversi e in qualche caso hanno già alle spalle esperienze in altre associazioni di volontariato. In 35 hanno già seguito la prima parte di un corso online ed entro la fine della settimana cominceranno ad essere introdotti nei servizi seguiti dalla Cri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero