Coronavirus, ministro Speranza: «Sì a misure locali, vaccino non è domani mattina»

Coronavirus, ministro Speranza: «Sì a misure locali, vaccino non è domani mattina»
«Il vaccino arriverà presto ma questo non significa domani mattina, ci aspettano altri mesi difficili». Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza,...

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«Il vaccino arriverà presto ma questo non significa domani mattina, ci aspettano altri mesi difficili». Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza, nella sua visita allo stabilimento Janssen di Latina dove saranno illustrati gli investimenti del gruppo. «Le misure nazionali per contenere la diffusione del virus sono state indicate, se ci sono più restrittive a livello locale non diremo certamente no come governo, è successo proprio qui a Latina e per alcune zone in Liguria».

Rispetto al tracciamento, Speranza ha ricordato l'elevato numero di tamponi, il record di ieri di 150.000 e sottolineato «il grande lavoro fatto nel Lazio negli aeroporti, per il quale ringrazio tutti gli operatori». Ribadite le misure di distanziamento, lavaggio mani e uso della mascherina «rispetto all'inizio della pandemia, quando avevamo una zona d'Italia più colpita, oggi il virus è in tutta Italia»

Dopo l'incontro fugace con i giornalisti il ministro partecipa all'incontro sugli investimenti dell'azienda e ha ribadito «sono convinto che ce la faremo». 

In Italia misure come in Francia? «Nelle ultime settimane la tendenza è chiara, anche se non abbiamo gli stessi numeri del resto d'Europa, abbiamo ristretto le maglie con l'ultimo dpcm, monitoreremo passo per passo in piena sintonia con le Regioni e i Comuni per essere pronti a rispondere e anche giocare in anticipo rispetto a un virus che corre e va veloce»

Rispetto al vaccino il presidente di Janssen e di Farmindusria, Massimo Scaccabarozzi, ha detto: «Non è una gara tra aziende ma una corsa contro il tempo. Abbiamo 200 progetti, 40 in sperimentazione sull'uomo, 10 in fase 3 in tutto il mondo, ma non dimentichiamo che la ricerca scientifica è cosa seria, dobbiamo essere prudenti, i vaccini devono essere prima sicuri e poi efficaci»

Vedi anche Janssen apre le porte alle associazioni di pazienti, con il terzo settore già 150 progetti 

 

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Il Messaggero