"Goretti", via libera all'uso del plasma dei guariti da Covid. E il trasfusionale diventa centro di produzione per due province

"Goretti", via libera all'uso del plasma dei guariti da Covid. E il trasfusionale diventa centro di produzione per due province
Due importanti riconoscimenti per il centro trasfusionale di Latina. Il primo, già noto, è quello che si potrà utilizzare anche al Goretti - se ce ne fosse...

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Due importanti riconoscimenti per il centro trasfusionale di Latina. Il primo, già noto, è quello che si potrà utilizzare anche al Goretti - se ce ne fosse necessità - il plasma dei pazienti guariti dal Covid 19. Il cosiddetto sangue iperimmune. La cura sperimentata a Pavia - con risultati che danno delle speranze ma non sono miracolosi, va detto - sarà possibile anche nel capoluogo pontino. I soggetti guariti potranno mettere a disposizione il sangue e gli anticorpi che si sono creati, per provare a far vincere la battaglia a chi - invece - è ancora malato.


Vedi anche > Coronavirus, anche al "Goretti" la terapia con il plasma dei pazienti guariti
L'altra notizia arriva dalla Regione Lazio che ha rivisto la rete trasfusionale ovvero le aree di produzione ed ha assegnato al centro del Goretti un ruolo di primissimo piano. Da alcuni giorni, infatti, il servizio che fa capo a Francesco Equitani
è area di produzione anche per la provincia di Frosinone. È stato deciso, infatti, il riordino dei servizi trasfusionali che prevede: i Policlinici Universitari Umberto l e Gemelli «dovranno rivestire il ruolo di aree di produzione,
senza afferenze» mentre «i presidi ospedalieri Sant'Eugenio di Roma e Spaziani di Frosinone varieranno la propria afferenza
rispettivamente verso le aree di produzione del Policlinico Tor Vergata e del Presidio ospedaliero. Santa Maria Goretti». La nota del 14 agosto invita, fra l'altro, la società
di LazioCrea «ad adeguare le configurazioni del
nuovo sistema informativo trasfusionale della Regione Lazio alle deroghe previste per
il riordino della Rete Trasfusionale, evidenziando che il Policlinico Umberto I svolge anche il ruolo di Centro di Qualificazione Biologica (Cqb, per il back up dei dati regionali dei nodi di Rete».
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Il Messaggero