Coronavirus, si allentano le misure e torna ad affollarsi il pronto soccorso

Non sono i “numeri” dei tempi di crisi, ma con le mutate condizioni e la necessità di rispettare le distanze, al pronto soccorso del “Santa Maria...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non sono i “numeri” dei tempi di crisi, ma con le mutate condizioni e la necessità di rispettare le distanze, al pronto soccorso del “Santa Maria Goretti” di Latina qualche problema c’è. «Abbiamo timore, è normale - dice Maurizio Trimarchi, delegato dell’Usb federazione provinciale sanità - perché diminuendo le attenzioni si rischia di far ripartire i contagi. In pronto soccorso gli spazi sono stati divisi, i percorsi differenziati, ma con il ritorno dei pazienti non ci sono aree sufficienti per tutti». Non si riesce a mantenere il dovuto distanziamento nella zona non Covid, ma c’è anche il rischio che - ad esempio per andare alla Tac - possa avvenire un contatto benché di “passaggio”. 


Vedi anche »​ Coronavirus, il dirigente del pronto soccorso: «C'è paura, ma grande abnegazione»

Nel primo periodo di emergenza il pronto soccorso si era praticamente svuotato, gli accessi ridotti a un terzo, adesso tornano anche le patologie che non avrebbero bisogno di andare in ospedale. Gli accessi sono divisi, c’è il triage dell’area Covid e quello - al termine della salita con il ripristino dell’ingresso dell’ex pronto soccorso - per i non Covid. Ieri qui si è creato un inevitabile “assembramento” tra accesso, sala posteriore, corridoi e spazi a disposizione nelle sale visita. Difficile mantenere il distanziamento, insomma. A questo si aggiunga la presenza di accompagnatori e la situazione è tornata quella di un tempo, certamente con meno persone in attesa ma comunque da tenere sotto controllo.

«I contagi nelle strutture sanitarie sono ancora un problema - aggiunge Trimarchi - siamo riusciti finora a evitare il peggio, con i percorsi il Goretti ha dimostrato di limitare i danni, ma adesso sembra saltato tutto e c’è una commistione alla quale si deve mettere mano».

Ci sono i dispositivi, si cerca di mantenere le distanze, ma siamo in un ambiente - quello ospedaliero - dove il virus rischia di trovare un terreno fertile. È bastato vedere quanto accaduto con la dialisi a Priverno, non ci si può permettere un focolaio all’ospedale “Santa Maria Goretti” o in altre strutture sanitarie. Senza il caso della dialisi, probabilmente, la provincia di Latina sarebbe a zero contagi ormai da tempo.


Vedi anche » Coronavirus, focolaio in dialisi: tornano a salire i casi positivi: sono 7 in provincia di Latina Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero