«Il volley si rialzerà, la Top Cisterna punta ai 50 anni»

«Il volley si rialzerà, la Top Cisterna punta ai 50 anni»
Dopo l'ufficializzazione da parte della Federazione Italiana Volley dello stop definitivo ai campionati, nelle società c'è stato il rompete le righe con il...

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Dopo l'ufficializzazione da parte della Federazione Italiana Volley dello stop definitivo ai campionati, nelle società c'è stato il rompete le righe con il ritorno a casa degli stranieri e degli atleti non indigeni. La stagione 2019/20 è finita così, senza infamia di retrocessioni o lodi per promozioni e scudetto. Ed è tempo di pensare a una nuova stagione, anzi di ripensare a quello che potrà essere il volley dell'immediato futuro dopo il passaggio della pandemia. La Top Volley Cisterna riparte da tre, ovvero dal coach Lorenzo Tubertini, dal regista Daniele Sottile e dal centrale Andrea Rossi. Della pattuglia della scorsa stagione solo il libero Cavaccini ha dato l'arrivederci ai tifosi per il prossimo anno, evidenziando la disponibilità a restare. Per il resto tutto da vedere con l'opposto francese Jean Patry unico ad essere interessato dai rumors di mercato che lo vorrebbero a Milano in sostituzione di Abdel Aziz dato per certo a Trento.

«La verità è che finché si naviga a vista senza certezze sulle date per il futuro prossimo, è difficile muoversi se non nel campo di ipotesi e progetti - dice Gianrio Falivene, presidente della Top Volley Cisterna - Si sta discutendo su che campionato sarà', se ci saranno ancora retrocessioni o no, come ci si regolerà con gli stranieri, sui tempi e modalità di iscrizione, sulle competizioni internazionali. Tanto per indicare alcuni dei fattori da valutare».
La pandemia è passata come un ciclone anche sul volley dal punto di vista economico finanziario. Aziende chiuse, sponsor in difficoltà
«Ho già avuto modo di dire che nulla sarà più come prima - aggiunge Falivene - ci sono sponsor che hanno ufficializzato il loro disimpegno lasciando intendere che anche per il futuro non saranno disponibili. Altri, importanti, che hanno annunciato tagli sostanziosi per la prossima stagione».
Atleti, tecnici e staff, tutti lavoratori rimasti senza stipendio, che tipo di tutele hanno?
«Si sta discutendo con i procuratori sui tagli possibili, loro chiedono il 10% che mi sembra difficilmente raggiungibile».
Ingaggi al ribasso, dunque?
«Se ci saranno le retrocessioni le società dovranno attrezzarsi con squadre di livello in grado di evitarle, in caso contrario si potranno allestire squadre più modeste. La differenza di impegno economico è notevole».
Attualmente ci sono tredici squadre in Superlega, dodici in A2 e 23 nei due gironi di A3. Supererannotutte la crisi? Che succede in casa Top Volley?
«Abbiamo fatto anche noi la nostra conference call' - ironizza Falivene - con Gigi Goldner, Candido Grande e Massimiliano Marini per cominciare a fare dei piani operativi anche sotto il profilo economico. Ma ripeto solo progetti in attesa di certezze».
Timori per la Top volley che ha festeggiato i 48 anni di attività con 6 campionati di serie A2 e 18 in A1 disputati e che rappresenta la punta di diamante del Lazio e, realisticamente, del sud Italia, pallavolisticamente parlando?
«Ripeto che le difficoltà non ci spaventano; a differenza di altri noi siamo abituati a navigare in acque melmose. E siamo intenzionati a tagliare il traguardo dei 50 anni».

Gaetano Coppola
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Il Messaggero