Fondi di nuovo zona rossa senza se e senza ma. È stata pubblicata ieri la nuova ordinanza regionale che sostituisce e integra i precedenti provvedimenti. Le nuove...
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L'ordinanza prevede anche la sospensione di tutte le attività produttive, industriali, lavorative e commerciali, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, fornai, rivenditori di prodotti per agricoltura, distributori di carburante, tabaccherie, negozi di ottica, presidi sanitari ed edicole. Possono oltrepassare i confini territoriali forze dell'ordine, personale sanitario e chiunque svolga servizi essenziali o di pubblica utilità ma sempre impiegando prima il personale del proprio comune. In caso di un guasto elettrico, per esempio, laddove sia possibile dimostrare l'urgente e pubblica utilità, la ditte di Fondi dovranno cercare di utilizzare dipendenti locali così come gli idraulici di Terracina dovranno rivolgersi prima al personale non domiciliato nella zona rossa.
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Una sorta di protezionismo, in tutte le accezioni del termine. Resta il blocco dei mezzi pubblici, così come la chiusura degli uffici comunali e dei parchi. Lavorano, invece, sia i portalettere che l'ufficio postale.
Non cambia nulla per il Mof che, sin dall'istituzione della zona rossa, aveva fatto caso a sé. Restano al palo i corrieri ortofrutticoli che a Fondi sono oltre 1500. Richiudono quindi gran parte delle attività che, in questi ultimi quattro giorni, in virtù del Dcpm del 22 marzo, avevano riaperto. L'ultimo provvedimento in vigore, insomma, è simile al primo della zona rossa ma con alcune piccole concessioni come le tabaccherie e la possibilità, in caso di comprovata pubblica utilità, di oltrepassare i confini. Unico dubbio interpretativo, quello correlato al punto sulla vendita dispositivi di protezione individuali. Secondo alcuni, attività come Maury's, Orizzonte o Acqua e Sapone dovrebbero rimanere aperti in quanto vendono guanti e igienizzanti, secondo altri, invece, dovranno chiudere. Si attendono per le prossime ore ulteriori chiarimenti. Ancora bloccati i figli dei divorziati con genitori in diversi comuni. In questo caso la salute è prevalente rispetto alla necessità di vedere il genitore fuori comune. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero