Coronavirus, nuova ordinanza Regione Lazio: a Fondi tornano le restrizioni

Coronavirus, nuova ordinanza Regione Lazio: a Fondi tornano le restrizioni
Fondi di nuovo zona rossa senza se e senza ma. È stata pubblicata ieri la nuova ordinanza regionale che sostituisce e integra i precedenti provvedimenti. Le nuove...

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Fondi di nuovo zona rossa senza se e senza ma. È stata pubblicata ieri la nuova ordinanza regionale che sostituisce e integra i precedenti provvedimenti. Le nuove restrizioni resteranno in vigore fino al 5 aprile e avranno effetto anche sulle attività al di fuori dei confini nei casi in cui prevedano la presenza di personale residente o domiciliato nella zona rossa. È quanto specifica il punto d che regola lo svolgimento dei servizi essenziali e di pubblica utilità, limitatamente al titolare o gestore della stessa attività, laddove non fosse possibile impiegare le sole persone residenti o domiciliate nel Comune di Fondi. Facendo il classico esempio del supermercato, l'attività dovrà provvedere all'organizzazione dei turni, nei limiti delle possibile, con personale di Fondi. Lo stesso, però, varrà anche per attività commerciali di altri comuni che dovranno cercare di utilizzare dipendenti non domiciliati nella zona rossa. Nei casi in cui si dimostri l'impossibilità di fare altrimenti, il passaggio di frontiera è consentito con autocertificazione ma deve essere comprovato.


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L'ordinanza prevede anche la sospensione di tutte le attività produttive, industriali, lavorative e commerciali, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, fornai, rivenditori di prodotti per agricoltura, distributori di carburante, tabaccherie, negozi di ottica, presidi sanitari ed edicole. Possono oltrepassare i confini territoriali forze dell'ordine, personale sanitario e chiunque svolga servizi essenziali o di pubblica utilità ma sempre impiegando prima il personale del proprio comune. In caso di un guasto elettrico, per esempio, laddove sia possibile dimostrare l'urgente e pubblica utilità, la ditte di Fondi dovranno cercare di utilizzare dipendenti locali così come gli idraulici di Terracina dovranno rivolgersi prima al personale non domiciliato nella zona rossa.

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Una sorta di protezionismo, in tutte le accezioni del termine. Resta il blocco dei mezzi pubblici, così come la chiusura degli uffici comunali e dei parchi. Lavorano, invece, sia i portalettere che l'ufficio postale.

Non cambia nulla per il Mof che, sin dall'istituzione della zona rossa, aveva fatto caso a sé. Restano al palo i corrieri ortofrutticoli che a Fondi sono oltre 1500. Richiudono quindi gran parte delle attività che, in questi ultimi quattro giorni, in virtù del Dcpm del 22 marzo, avevano riaperto. L'ultimo provvedimento in vigore, insomma, è simile al primo della zona rossa ma con alcune piccole concessioni come le tabaccherie e la possibilità, in caso di comprovata pubblica utilità, di oltrepassare i confini. Unico dubbio interpretativo, quello correlato al punto sulla vendita dispositivi di protezione individuali. Secondo alcuni, attività come Maury's, Orizzonte o Acqua e Sapone dovrebbero rimanere aperti in quanto vendono guanti e igienizzanti, secondo altri, invece, dovranno chiudere. Si attendono per le prossime ore ulteriori chiarimenti. Ancora bloccati i figli dei divorziati con genitori in diversi comuni. In questo caso la salute è prevalente rispetto alla necessità di vedere il genitore fuori comune. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero