Hanno voluto sfidare le prescrizioni governative sul contenimento del Coronavirus e organizzato a Latina, in barba alle regole, una cena allargata tra vicini di casa. A quanto...
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Coronavirus, altri sette casi: Latina sale a 466 contagiati, i guariti sono il doppio dei ricoverati
E’ accaduto tutto nella serata di sabato, all'ora di cena, quando alcuni condomini hanno allestito e apparecchiato per l’occasione una tavolata sotto il porticato di uno degli edifici del complesso residenziale. Intorno al tavolo si sono sedute otto persone, appartenenti a tre diversi nuclei familiari. E sotto lo sguardo incredulo di alcuni residenti che hanno inevitabilmente notato la scena, hanno iniziato a consumare la loro cena tra chiacchiere e risate. Non hanno però fatto i conti con qualcuno che questa volta li ha visti e ha deciso di chiamare la polizia.
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L’intervento della pattuglia della squadra volante è scaturito infatti da una segnalazione arrivata al 113 di un assembramento di persone nel cortile degli edifici alle spalle di via Quarto. Quando gli agenti sono piombati in via Albalonga hanno effettivamente trovato tutti seduti a tavola intenti a consumare la propria cena, in totale violazione degli obblighi imposti, a più riprese, dai decreti del Governo. I poliziotti, dopo aver constatato che in alcuni casi si trattava di soggetti già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali legati a reati predatori, hanno informato tutti i commensali che il loro comportamento stava violando la normativa vigente sul divieto di assembramento. I condomini però hanno cercato immediatamente di eludere i controlli e hanno assunto verso gli agenti un atteggiamento aggressivo e decisamente poco collaborativo. Ci è mancato poco insomma che si scatenasse la violenza e che la situazione degenerasse. L'esperienza degli agenti ha però evitato il peggio. Al termine del controllo per tutti gli otto commensali è scattata una sonora sanzione prevista in questi casi, ma è tuttora al vaglio della polizia la posizione di alcuni personaggi per altre l’ipotesi di reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero