«Capiamo l’esigenza di reclutare personale tecnico e sanitario per fronteggiare l'emergenza nazionale da Covid19, ma non riusciamo a comprendere il modus operandi...
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Nel decreto 'Cura Italia' è specificato che il ricorso agli incarichi è subordinato alla verifica dell'impossibilità di utilizzare personale già in servizio nonché di ricorrere agli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore».
Ares 118, invece, cerca personale «collocato in quiescenza, per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo o libero professionale». L'avviso è rivolto esclusivamente al personale infermieristico in pensione dall'1 gennaio 2018. «Assunzioni per 30 euro l'ora nei confronti di lavoratori costretti ad aprirsi una partita IVA. Si tratta di domande da presentare entro 48 ore dalla pubblicazione del bando sul sito aziendale - aggiunge Amici - Una procedura speciale, d'accordo, ma va ricordato inoltre all'Assessore D'Amato che l'Ares dispone di un contingente di 64 barellieri/autisti, entrati nell'organico aziendale ai tempi del Giubileo, pronti ad essere impiegati sui mezzi di soccorso e quindi tali da poter sopperire ad una carenza di personale che invece si sta cercando di reclutare con i metodi più disparati. Questi 64 lavoratori ad oggi quali mansioni svolgono?» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero