Colonia estiva per bimbi ucraini organizzata dalla parrocchia San Francesco

Colonia estiva per bimbi ucraini organizzata dalla parrocchia San Francesco
Trenta bambini e ragazzi ucraini, tra i 5 e i 12 anni, tutti ospitati a Latina, hanno partecipato oggi alla prima colonia organizzata per loro grazie al supporto di molte...

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Trenta bambini e ragazzi ucraini, tra i 5 e i 12 anni, tutti ospitati a Latina, hanno partecipato oggi alla prima colonia organizzata per loro grazie al supporto di molte organizzazioni del territorio, della Parrocchia di San Francesco e dell'aeronautica militare. Con un pullman organizzato sono infatti andati in spiaggia per godere del mare di Latina e passare qualche ora di serenità. A raccontarlo è il consigliere comunale Enzo De Amicis che li ha personalmente accompagnati e che si è reso promotore coinvolgendo anche l'amministrazione comunale:

Dopo varie peripezie siamo riusciti a fra partire questo pullman grazie anche alla solidarietà delle varie associazioni che sono a Latina e grazie allo stabilimento balneare dell'Aeronautica e di tante altre persone che si sono messe a disposizione per questo progetto. I trenta bambini racconta - faranno un paio di settimane al mare e non è tutto. Proprio poche ore fa il titolare del Miami Beach ci ha dato la disponibilità per l'entrata gratuita nell'arco di giugno e luglio.

Dunque un altro tassello che si aggiunge alle attività ricreative. Fulcro dell'organizzazione il parroco della Chiesa di San Francesco: Qui infatti c'è un prete ucraino che fa da organizzatore e animatore. I ragazzi frequentano la parrocchia e da qui l'idea di inserire queste altre attività ricreative, dunque il mare, la piscina, un torneo di calcetto che inizierà presto in parrocchia e altri imprenditori che mettono a disposizioni altre soluzioni per far passare l'estate a questi bambini che comunque vogliono tornare nella loro terra, noi possiamo solo fargli passare qualche ora in tranquillità sperando che la guerra finisca presto. In questo modo, sottolinea De Amicis Stiamo rispondendo all'appello di Papa Francesco che qualche giorno fa ha chiesto a ognuno di domandarsi: che sono sto facendo io per il Popolo Ucraino? Ognuno si risponda al proprio cuore. Noi ce la stiamo mettendo tutta».

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Il Messaggero