FONDI - C’è chi in questi mesi, da quando è stata riaperta la caccia, attende notti intere che passi un branco di cinghiali e chi invece, spaventato, se li...
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Del resto, c’era poco da scherzare: tra persone che fanno footing, bambini che giocano in strada e, soprattutto, una pericolosissima arteria come via Diversivo Acquachiara a pochi metri, i rischi erano davvero troppi. Il giovane ha quindi chiamato l’elenco completo delle forze preposte: polizia provinciale, vigili urbani, forestale, persino le sentinelle dell’area protetta dei Monti Ausoni anche se la zona in questione non ricade certo nel territorio del parco. Si tratta infatti di un quartiere densamente popolato e recentemente riqualificato grazie al progetto Plus dove, per il momento, non c’è altro che asfalto e cemento. In uno dei terreni ancora non edificati, la famiglia di cinghiali ha però trovato riparo e, soprattutto, vegetazione fertile da divorare.
Il branco, composto oltre che dalla famigliola anche da altri 3-4 esemplari, deve essere sceso dalle lontane montagne per poi perdersi tra strade extraurbane, campagne e stradine sterrate. Tutte le forze dell’ordine allertate, tuttavia, non sapevano bene come procedere, come acciuffare i vari animali e, soprattutto, dove collocarli una volta presi. Insomma si è ripetuto, ma in versione più grave, quanto accaduto nei giorni scorsi lungo la Flacca a Sperlonga dove diverse vacche scappate da un vicino allevamento hanno pericolosamente occupato la provinciale per Fondi. In quel caso gli automobilisti hanno contattato i carabinieri i quali hanno spiegato come sia in fase di ultimazione un protocollo per poter richiedere l’intervento h24 di un allevatore il quale, oltre a recuperare i grossi animali, sia poi in grado anche di custodirli.
Con i cinghiali, la cui stessa caccia richiede un’abilità non comune, non è certo la stessa cosa. Molto più furbi e abituati a schivare i pericoli, sanno bene come nascondersi e fuggire a gran velocità. È così è accaduto anche ieri tant’è che, quando sono arrivati i forestali, degli animali non c’era più traccia. Per il branco non sarà facile raggiungere le montagne questo vuol dire che, per le prossime ore, o giorni forse, il rischio di imbattersi in un cinghiale, adulto o piccino, è piuttosto alto. Il timore maggiore è che gli animali decidano di attraversare all’improvviso la vicina via Diversivo Acquachiara dove auto e soprattutto tir diretti al Mof sono soliti sfrecciare a gran velocità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero