Cimitero di Latina, il dirigente dell'Avvocatura: il rischio di dover pagare un debito di 13 milioni

Cimitero di Latina, il dirigente dell'Avvocatura: il rischio di dover pagare un debito di 13 milioni
«Spero che le nostre tesi saranno accolte, ma in caso contrario, entro due o tre mesi vi ritroverete a parlare di Ipogeo in termini di debiti fuori bilancio. E comunque la...

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«Spero che le nostre tesi saranno accolte, ma in caso contrario, entro due o tre mesi vi ritroverete a parlare di Ipogeo in termini di debiti fuori bilancio. E comunque la sentenza non toccherà minimamente il discorso della gestione del cimitero». Francesco Di Leginio, dirigente dell'Avvocatura del Comune di Latina, è stato chiaro ieri nella seduta di commissione Trasparenza convocata su istanza del consigliere Matteo Coluzzi per chiarire la situazione dopo l'affissione di avvisi sulle tombe, e a cui era presente anche il responsabile del Codici, Antonio Bottoni. Di Leginio ha fatto riferimento alla causa intentata nel 2014 da Ipogeo contro il Comune per presunte inadempienze contrattuali, richiedendo un risarcimento di oltre 13 milioni. L'11 luglio 2019 la causa è andata in decisione, sentenza attesa ormai entro gennaio o febbraio, vicenda su cui Di Leginio ha lanciato un'accusa netta: «Avevamo più volte chiesto indicazioni su come dovevamo muoverci, senza ricevere mai risposta». Sentenza che comunque non riguarda la gestione del cimitero, perché «normare dipende solo da voi: è il Consiglio a dover approvare un regolamento di polizia mortuaria, a Latina fermo al 1938. Come scrisse nel 2013 l'allora segretario generale del Comune, Pasquale Russo, il regolamento in uso è solo uno schema di riferimento nell'ambito del progetto di finanza, ma non è un regolamento approvato dal Consiglio».
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Il Messaggero