Christian Sodano, il biglietto lasciato a casa dello zio dopo aver ucciso Desyrée: «Non volevo farlo»

Lo aveva scritto con tutta probabilità dopo aver sentito al telefono lo zio

Christian Sodano, il biglietto lasciato a casa dello zio dopo aver ucciso Desyrée: «Non volevo farlo»
Quando sono arrivati gli agenti della Squadra Mobile a casa dello zio di Christian Sodano, nel quartiere Q4, alla perfieria di Latina, hanno trovato il giovane finanziere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Quando sono arrivati gli agenti della Squadra Mobile a casa dello zio di Christian Sodano, nel quartiere Q4, alla perfieria di Latina, hanno trovato il giovane finanziere affacciato alla finestra. Sul divano la pistola e poco distante un biglietto scritto in stampatello.Lo aveva scritto con tutta probabilità dopo aver sentito al telefono lo zio, che era a Bologna per festeggiare la nascita del nipote, lo zio che lo aveva implorato di non muoversi di restare lì, mentre lui voleva scappare , andare all'estero. Scappare da quell'atrocità appena compiuta nella villetta dell'ex fidanzata a Cisterna di Latina​, un pugno di chilometri più a nord.

Christian Sodano, la chat del killer con Desyrée: «Sgozzerò i tuoi genitori». E voleva scappare all'estero

Il biglietto

Gli investigatori della Mobile hanno sequetrato il biglietto trovato nell'appartamento, scritto dal maresciallo dopo il duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, madre e figlia della sua fidanzata Desyrèe. Nel biglietto il maresciallo di 27 anni scrive: «Non volevo fare quello che ho fatto». E' l'ultima frase, prima parla dell'ex fidanzata, anche se non fa mai il suo nome, parla delle sue sofferenze, dei lutti della sua vita, poi quella frase finale e l'attesa, l'attesa delle forze dell'ordine che lo arrestano per duplice omicidio. Non fa nessuna resistenza, non dice nulla, nessuna lacrima, si incammina verso la macchina che lo porta via e dietro di sè la pistola e quelle parole in stampatello sul biglietto.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero