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Quando sono arrivati gli agenti della Squadra Mobile a casa dello zio di Christian Sodano, nel quartiere Q4, alla perfieria di Latina, hanno trovato il giovane finanziere affacciato alla finestra. Sul divano la pistola e poco distante un biglietto scritto in stampatello.Lo aveva scritto con tutta probabilità dopo aver sentito al telefono lo zio, che era a Bologna per festeggiare la nascita del nipote, lo zio che lo aveva implorato di non muoversi di restare lì, mentre lui voleva scappare , andare all'estero. Scappare da quell'atrocità appena compiuta nella villetta dell'ex fidanzata a Cisterna di Latina, un pugno di chilometri più a nord.
Il biglietto
Gli investigatori della Mobile hanno sequetrato il biglietto trovato nell'appartamento, scritto dal maresciallo dopo il duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, madre e figlia della sua fidanzata Desyrèe. Nel biglietto il maresciallo di 27 anni scrive: «Non volevo fare quello che ho fatto». E' l'ultima frase, prima parla dell'ex fidanzata, anche se non fa mai il suo nome, parla delle sue sofferenze, dei lutti della sua vita, poi quella frase finale e l'attesa, l'attesa delle forze dell'ordine che lo arrestano per duplice omicidio. Non fa nessuna resistenza, non dice nulla, nessuna lacrima, si incammina verso la macchina che lo porta via e dietro di sè la pistola e quelle parole in stampatello sul biglietto.
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