LATINA - Duemila carciofi di Sezze sono stati consegnati ieri pomeriggio in Vaticano a Papa Francesco, quale omaggio di Sezze al Pontefice e per essere destinati alle mense dei...
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Nel pomeriggio di ieri, un camion con a bordo duemila carciofi raccolti nei campi di Sezze è partito dal centro lepino per giungere a Città del Vaticano, dove l’arrivo del rinomato prodotto era atteso. Insieme ai carciofi sono state fatte arrivare in Vaticano anche duecento pagnotte dell’altrettanto rinomato pane di Sezze: il gustoso carico è stato consegnato alla segreteria di Papa Francesco per essere destinato al Pontefice e, quindi, ai poveri insieme ad una lettera a firma congiunta del sindaco di Sezze, Andrea Campoli, e del presidente dell’Associazione della Passione di Cristo di Sezze, Elio Magagnoli. Nella missiva recapitata al Pontefice Campoli e Magagnoli scrivono:
“La nostra, Santo Padre, è terra di grandi figli della Chiesa: dal radioso insegnamento di San Carlo da Sezze alla illuminata missione di Mons. Ubaldo Calabresi. Ma è anche terra di ricchi frutti del duro lavoro: Carciofi, nobile dono dei campi, e Pane lavorato da sempre con amore, che rappresentano essenza, tradizione, collante tra differenti generazioni.Questi frutti, Santità, di cui abbiamo anche piacevolmente argomentato nel nostro incontro, voglia gradire insieme ai poveri delle parrocchie romane, quale nostro ringraziamento per i valori e gli insegnamenti che Ella ogni giorno ci offre, improntati alla solidarietà e al rispetto della vita in ogni sua forma”.
Il sindaco Campoli ha inoltre commentato: “Il nostro è un gesto di carità che siamo certi farà molto piacere al Papa perché egli stesso conosce e apprezza i carciofi di Sezze. Ne abbiamo anche piacevolmente parlato con lui alla fine dell’udienza generale del 16 marzo scorso, quando il Pontefice ha salutato la delegazione di Sezze e con lui abbiamo parlato delle tradizioni setine e della bontà dei nostri carciofi, conosciuti in tutta Italia. In quella circostanza abbiamo promesso al Papa di fargli avere un po’ di carciofi per i poveri assistiti dal Vaticano, ma confidiamo che anche il Pontefice ne possa assaggiare più di uno”.
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Il Messaggero