Commemorazione per i Carabinieri martiri di Fiesole, questa mattina, in piazzale Locatelli nel quartiere Q4, di fronte al monumento dedicato proprio a quei martiri,...
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Era il 12 agosto del 1944 quando Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti a Fiesole (Firenze) furono fucilati dai soldati tedeschi sacrificando la loro vita per salvare quella di 10 ostaggi civili.
Alla cerimonia hanno preso parte il maggiore Pietro Dimiccoli del comando provinciale carabinieri di Latina, il prefetto vicario Luigi Scipioni, il vice sindaco Paola Briganti, il vicario del vescovo di Latina, don Mario Sbarigia e il presidente della sezione di Latina dell’Associazione nazionale carabinieri, Stefano Benedetti.
Nel porgere i saluti del comandante provinciale, colonnello Eduardo Calvi, Di Miccoli ha posto l’accento sull’importanza di tali gesta eroiche e sul «bisogno di trasmettere ai più giovani il messaggio di pace, giustizia, libertà e abnegazione che i tre martiri ci hanno lasciato quale preziosa eredità da custodire e difendere». Un impegno in tal senso è stato assunto con il vice sindaco affinché «dopo l’apertura del prossimo anno scolastico questo ed altri eroici esempi che hanno visto protagonisti i carabinieri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero