Sei cani sottratti a condizioni pietose e una donna denunciata per averli maltrattati. Gli animali, meticci di media taglia, tra cui tre cuccioli fra i quattro e i sei mesi, si trovavano all'interno di un'abitazione alla periferia di Terracina, nell'area di campagna di San Silviano, e secondo diverse segnalazioni erano da tempo costretti a sopravvivere in una situazione di estremo malessere, in balìa dei parassiti e con poco cibo. Circostanze purtroppo confermate nella giornata di giovedì, quando i cani sono stati salvati da un blitz della polizia locale, supportata dalle guardie zoofile Anzio Le Aquile: erano assediati dalle zecche ed effettivamente in stato di forte denutrizione.

Al termine delle verifiche ne è stato disposto l'immediato ricovero presso il canile municipale, avvenuto con il supporto del servizio veterinario dell'Asl. Nella struttura di via delle Industrie, oltre a essere rifocillati, i cani sono stati sottoposti a una serie di accertamenti sul loro stato di salute e alle prime cure antiparassitarie. Si prospetta un percorso di recupero in salita, ma fortunatamente a fronte di un quadro non particolarmente compromesso: i cani sono stati prelevati per tempo. E, quando le loro condizioni lo permetteranno, saranno avviati all'adozione.

Su tutt'altro fronte, per le condizioni in cui versava il sestetto di quattro zampe è andata incontro a una denuncia una 52enne. Gli agenti coordinati dal comandante Mauro Renzi l'hanno deferita all'autorità giudiziaria ai sensi dell'articolo 727 del codice penale, che punisce chiunque abbandona animali domestici o li custodisce in maniera tale da produrre gravi sofferenze, incompatibili con la loro natura. Un reato che prevede l'arresto fino a un anno, oppure un'ammenda che oscilla dai mille ai 10mila euro. A breve la donna denunciata, terracinese, dovrebbe inoltre andare incontro a una multa salata per l'assenza del microchip obbligatorio su ciascuno degli esemplari tratti in salvo. Intanto dalla Municipale continuano le verifiche su altre situazioni simili.