Cane nella trappola per cinghiali: salvato in extremis

Cane nella trappola per cinghiali: salvato in extremis
Un cagnolino finito in una trappola illegale per cinghiali. Bloccato da almeno un giorno in un'area boschiva di Fondi, con al collo uno dei lacci metallici a cappio utilizzati...

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Un cagnolino finito in una trappola illegale per cinghiali. Bloccato da almeno un giorno in un'area boschiva di Fondi, con al collo uno dei lacci metallici a cappio utilizzati dai bracconieri, è stato salvato da una squadra di volontarie dell'associazione Vita. Il recupero dell'animale, un maschio di circa un anno e mezzo ribattezzato Ermes, si è registrato domenica alla periferia della città, nell'area montuosa della Madonna della Rocca. Qualcuno aveva segnalato un insistente guaire che andava avanti da sabato, le operatrici dell'associazione della presidente Mascia Marrocco hanno quindi deciso di addentrarsi nell'area indicata, particolarmente impervia. «Ci rendiamo subito conto che non sarà facile, ma ci avventuriamo in questa specie di dolina molto ampia, con rocce, arbusti, rovi e sterpaglie», il racconto delle volontarie nel post intervento. «I terreni sono allagati, i canali di scolo in piena, rischiamo più volte di finire in acqua». Operazioni in salita, dunque. E di certo non hanno aiutato la pioggia battente e il particolare comportamento del cane, che appena sentiva qualcuno avvicinarsi tra la radura smetteva di lamentarsi. Alla fine per fortuna è stato individuato - immobilizzato tra due massi - e tratto in salvo, per poi essere sottoposto alle cure del caso e rifocillato.


 

«Ancora poche ore e non sarebbe sopravvissuto». Adesso, resta in attesa di trovare una casa. Mentre le volontarie si organizzano per tentare di arginare la piaga del bracconaggio: «Il suo ritrovamento ha portato a un momento di riflessione. Grazie ad Ermes - anticipa la presidente - nascerà un progetto per portare all'attenzione il problema, coinvolgendo le istituzioni e tutti coloro che devono lanciare un messaggio di sensibilizzazione per evitare che tali pratiche rimangano impunite. Ogni anno, riceviamo decine e decine di segnalazioni per trappole sparse nel territorio».

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Il Messaggero