Camorra, beni per un milione confiscati ad affiliato al clan Licciardi

Camorra, beni per un milione confiscati ad affiliato al clan Licciardi
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno confiscato un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore stimato di circa 1.120.000 euro,...

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I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno confiscato un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore stimato di circa 1.120.000 euro, ad un napoletano, presunto appartenente al clan di camorra «Licciardi», da tempo residente a Terracina (Latina). Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Latina ed eseguito dagli specialisti del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, costituisce l'epilogo di complesse indagini di polizia economico-finanziaria, avviate nel marzo 2015 su delega della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina e sviluppate nei confronti di Eduardo Marano, gravato da numerosi e significativi pregiudizi di polizia, dall'associazione di tipo mafioso (imputazione per la quale è stato condannato dal Tribunale di Napoli, in primo grado, a 9 anni di reclusione) all'estorsione, alla detenzione illegale di armi e munizioni. Le indagini eseguite hanno consentito di valorizzare evidenze investigative acquisite in precedenza, in ordine alla abituale dedizione del proposto alla commissione di condotte illecite e, quindi, alla sua manifesta pericolosità sociale. Coordinati dalla Dda di Roma, i Finanzieri del Gico hanno ricostruito il curriculum criminale di Marano e sviluppato minuziosi accertamenti patrimoniali al fine di aggredire i beni illecitamente accumulati nell'arco di oltre trent'anni, del tutto incongruenti con la capacità reddituale sua e dei suoi familiari.


Tale sproporzione, unita alla qualificata pericolosità sociale, ha permesso di richiedere e ottenere, ai sensi del «Codice Antimafia», l'applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni, e il sequestro finalizzato alla confisca dell'intero patrimonio al medesimo direttamente o indirettamente riconducibile. I beni oggi confiscati (già sottoposti a sequestro di prevenzione alla fine del 2015) sono i seguenti: 5 fabbricati ubicati a Napoli e Terracina (Lt); 1 motoveicolo; rapporti e disponibilità finanziarie. 
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Il Messaggero