Camorra, confiscati 20 milioni di beni a clan Mallardo. Sequestri anche nel sud pontino

Camorra, confiscati 20 milioni di beni a clan Mallardo. Sequestri anche nel sud pontino
Ha interessato anche il sud della provincia di Latina l'operazione denominata "Domus Aurea 2", condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, che...

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Ha interessato anche il sud della provincia di Latina l'operazione denominata "Domus Aurea 2", condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, che è riuscita, attraverso una complicata indagine tributaria e investigativa a svelare un incastro di società. Immobili, beni aziendali, autoveicoli e conti per un valore complessivo di 20 milioni di euro, sono stati sequestrati dai militari a Michele Palumbo, di 65 anni, Angela Sequino, 40, e Francesco Biagio Russo, 51, formalmente imprenditori ma, di fatto fiduciari e "prestanome" del capoclan Feliciano Mallardo. Le imprese riconducibili ai tre soggetti riciclavano e reimpiegavano i proventi delle molteplici attività criminali del clan Mallardo, egemone nel Comune di Giugliano in Campania e nei territori limitrofi.


In particolare, tra Circeo e sud pontino sono stati posti sotto sequestro alcuni immobili: un appartamento e un terreno a Formia, un fabbricato in costruzione a Fondi e un supermercato a Terracina.

Gli investigatori delle Fiamme Gialle grazie a indagini di polizia economico-finanziaria, hanno confermato e valorizzato le indagini di polizia giudiziaria, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli, nel cui ambito erano state approfondite le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia circa l'esistenza di una cellula camorristica federata con il noto clan, con ramificazioni estese fino alla Capitale.

Gli accertamenti patrimoniali - effettuati nei confronti di 94 persone fisiche e giuridiche - hanno permesso di ricostruire un vero e proprio gruppo imprenditoriale, composto da diverse società attraverso le quali i destinatari della confisca hanno effettuato ingenti investimenti,principalmente nel settore delle costruzioni edilizie, nonchè in quello della distribuzione di combustibile per uso domestico, il tutto per conto della predetta organizzazione camorristica. 


Partendo dalle rivelazioni dei collaboratori di giustizia, è stato inoltre svelato il cosiddetto 'sistema dei mutui', utilizzato per l'effettuazione degli illeciti investimenti (ingiustificati sotto il profilo economico), volto a dare loro un'apparente liceità allo scopo di eludere eventuali provvedimenti ablativi. La 'holding' criminale ha, in tal modo, accumulato un enorme patrimonio mobiliare ed immobiliare, del tutto incongruente con i redditi dichiarati dagli interessati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero