LATINA - Mancanza di contraddittorio ed impossibilità da parte dell’accusato di spiegare le sue ragioni. Con queste motivazioni il giudice del Tar di Latina ha sospeso il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Severissima la pena inferta all’addetto alla sicurezza da parte della Questura di Latina che gli aveva imposto di restare lontano da stadi e centri sportivi per due anni, con obbligo di firma presso il commissariato di Largo Evangelista prima e dopo gli incontri del Fondi Calcio. Una misura che, oltre ad aver posto fine all’attività dell’uomo come bodyguard e addetto alla sicurezza in diversi eventi anche non calcistici, lo aveva costretto a non allontanarsi dalla città anche in occasione di altri impegni personali o lavorativi. La decisione era comunque stata salutata con soddisfazione dalla vittima dell’aggressione e dalla società del Terracina di cui alcuni membri erano stati persino chiamati a testimoniare. Ieri, a distanza di 4 mesi, quando il caso è arrivato in tribunale, la situazione si è capovolta con il giudice che ha ritenuto la misura imposta dalla questura eccessiva soprattutto alla luce della totale assenza di contraddittorio.
Il Daspo nei confronti del 34enne, difeso dagli avvocati Stefano Di Pietro e Tony De Simone, è stato dunque sospeso in attesa della sentenza che si terrà il prossimo 4 giugno. L’uomo sarà quindi libero di tornare a seguire la sua squadra del cuore sia in città che in trasferta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero