Calcio a 5: il Real Terracina accede alla fase nazionale per salire in serie B

La gioia del Real Terracina
La ciliegina sulla torta di un gruppo che pensa in grande, l’uomo copertina dell’ultimo atto dei playoff di C1. Uno straordinario Vagner Toigo,...

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La ciliegina sulla torta di un gruppo che pensa in grande, l’uomo copertina dell’ultimo atto dei playoff di C1. Uno straordinario Vagner Toigo, l’esperto universale brasiliano ha trascinato il Real Terracina al netto successo (7-1) nella finale del PalaRomboli di Colleferro con l’Atletico Anziolavinio: i biancoblu di Matteo Olleia volano alla fase nazionale della post season, guadagnandosi il diritto di continuare a inseguire quel sogno chiamato serie B. Un girone d’andata sopra le aspettative, una final four di Coppa Lazio centrata, un campionato sempre tra le prime della classe (nella regular season ha chiuso terza con 53 punti alle spalle di Velletri e proprio degli anziati). La finale colleferrina non è stata mai in discussione, tranne che nei primissimi minuti per il vantaggio dell’Anzio con Musilli (sarà poi espulso), ma in un amen i tigrotti hanno cambiato marcia con la rete di Di Biase, il rigore di Simone Olleia, la tripletta di Vagner e nella ripresa gli altri gol ancora di Olleia e di Del Duca. Un cammino perfetto dei pontini, che negli altri turni avevano eliminato la Spes Poggio Fidoni (7-5 dopo i tempi supplementari) e in semifinale per 4-3 l’Aranova.

«E’ un sogno che è diventato realtà – afferma il player manager Olleia, assistito in panchina  dal vice Gigi Minchella – Dopo la delusione di Coppa ci siamo ricompattati lavorando tutti in un’unica direzione. Adesso ci aspetta una fase nazionale molto lunga e dura. Un ringraziamento va anche ai tanti tifosi che ci hanno seguito a Colleferro. Il Real Terracina oggi è una società che può reggere una categoria come il torneo cadetto, soprattutto se si riuscirà a creare la scuola calcio e il settore giovanile. La nostra politica? Creare una base di giovani unita ad un giusto mix di esperienza. L’arrivo di mio fratello Simone, del brasiliano Vagner e il contributo del beacher Frainetti che ha sposato il nostro progetto sono state scelte azzeccate che ci hanno permesso di conquistare questo obiettivo prestigioso».    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero