Caduti di Kos, la cerimonia di commemorazione e il ricordo pontino

La campana donata dalla Provincia di Latina
Sarà commemorato domani l'eccidio di Kos in cui persero la vita 103 ufficiali italiani, il 6 ottobre del 1943. E ci sarà anche un pezzetto di provincia di...

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Sarà commemorato domani l'eccidio di Kos in cui persero la vita 103 ufficiali italiani, il 6 ottobre del 1943. E ci sarà anche un pezzetto di provincia di Latina. Perché grazie a Pietro Giovanni Liuzzi, un colonnello in congedo residente nel capoluogo pontino, l'amministrazione provinciale donò una campana per onorare la memoria dei caduti della divisione "Acqui" e del X reggimento fanteria "Regina", insieme a quella che era stata già decisa per i martiri di Cefalonia.


Una scelta non casuale, perché fra l'altro l'isola del Dodecaneso - che venne occupata dall'Italia nel 1911 per ritorsione contro i turchi che erano in Libia - e che  vide gli italiani restare negli anni successivi per effetto del trattato di pace dopo la guerra di Crimea, fu ricostruita come le città di fondazione dopo il terremoto del 1933. Latina - insieme a Sabaudia, Aprilia e Pontinia - è una delle città di fondazione del Lazio e anche per questo fu scelto di donare la campana e di proporre anche un gemellaggio che però non è andato in porto.

Dopo l'eccidio e finita la guerra, nel 1947 - per un altro trattato di pace - quella che era la Provincia d'Oltremare Italiana venne assegnata definitivamente alla Grecia.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero