«Sei grasso», tre bulli picchiano un compagno a Latina: i video finiscono su chat e social

Gli episodi in una scuola media, indaga la polizia

Preso di mira da una banda di bulli, insultato, sbeffeggiato perché sovrappeso e infine picchiato davanti ai compagni che riprendevano con il cellulare. ...

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Preso di mira da una banda di bulli, insultato, sbeffeggiato perché sovrappeso e infine picchiato davanti ai compagni che riprendevano con il cellulare.

L'ennesima grave storia di bullismo e violenza è avvenuta in una scuola media di Latina. Sono almeno tre le aggressioni segnalate nelle ultime settimane davanti all'ingresso dell'istituto, le modalità lasciano davvero senza parole: i bulli hanno agito sia singolarmente che in gruppo, colpendo il compagno con calci e pugni dopo averlo riempito di insulti, in particolare per la sua corporatura robusta.

Alle scene di violenza hanno assistito diversi alunni della scuola, alcuni dei quali hanno ripreso le aggressioni per poi pubblicare i video sui social network. Ad agire almeno tre ragazzini di età compresa tra i 12 e i 14 anni, una piccola "banda" che semina paura all'interno della scuola, tanto da allarmare non solo i compagni di classe, ma anche gli studenti che frequentano le altre sezioni. Le aggressioni infatti sono ormai imprevedibili e le vittime vengono individuate spesso senza nessun motivo, oppure per particolari caratteristiche fisiche. Le famiglie dei bulli e della vittima delle tre aggressioni sono state già convocate dalla dirigente scolastica, ma del caso si sta occupando anche la Garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Monica Sansoni, sempre in prima linea quando avvengono episodi di questo genere.

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«Appena sono stata avvisata di quanto stava accadendo - spiega la Garante - mi sono attivata a tutela dei ragazzi coinvolti in questa ennesima grave vicenda di violenza e prevaricazione. Ho già inviato una specifica segnalazione alla Questura di Latina e so che le famiglie coinvolte sono state convocate dalla scuola che attiverà le proprie iniziative a tutela dei ragazzi. Si tratta di una serie di episodi molto gravi avvenuti davanti alla scuola, dove si sono verificati anche altri casi con protagoniste delle ragazze. Addirittura si stanno formando dei piccoli gruppi, composti sia da maschi che da femmine, che individuano altri ragazzi in grado di "picchiare" e li fanno entrare nel gruppo per compiere le aggressioni successive. Come ripeto sempre, è importante la vigilanza non solo della scuola ma anche delle famiglie».

Gli ultimi casi hanno avuto una dinamica purtroppo già vista in altre situazioni simili. I bulli hanno ripetutamente preso di mira un coetaneo, prendendolo in giro e offendendolo davanti a tutti addirittura sputandogli addosso, sia all'interno che all'esterno della scuola.

Le aggressioni fisiche sono avvenute in tre occasioni diverse, sempre all'uscita della scuola, qualcuno dei compagni ha pubblicato i video sui social che poi sono finiti anche nelle chat scolastiche rimbalzando da un telefono all'altro. In un video si vede anche una professoressa che interviene per dividere i ragazzi mentre si stavano picchiando. Presto le immagini potrebbero essere acquisite dalle autorità per le verifiche del caso, ma nel frattempo è stato già avviato un monitoraggio della scuola da parte delle forze dell'ordine.

«La collaborazione con polizia e carabinieri è costante - spiega la garante Monica Sansoni - ma vogliamo lavorare anche sulla prevenzione, per far capire ai ragazzi che questi episodi sono gravi, mentre troppo spesso vengono ancora considerati goliardici».

 

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Il Messaggero