Scarcerato l'imprenditore Berardi: da due anni era in carcere in Guinea

Roberto Berardi, prima dell'arresto e durante la detenzione
LATINA - La conferma è arrivata solo ieri sera. Si temeva l’ennesima beffa, invece oggi Roberto Berdardi, l’imprenditore di Latina in carcere da oltre due anni in Guinea...

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LATINA - La conferma è arrivata solo ieri sera. Si temeva l’ennesima beffa, invece oggi Roberto Berdardi, l’imprenditore di Latina in carcere da oltre due anni in Guinea tornerà a casa.






l suo volo è partito nel pomeriggio, destinazione Malabo - capitale della Guinea equatoriale - quindi coincidenza per Madrid e nella giornata odierna il rientro. Nel pomeriggio, al massimo in serata potrà riabbracciare i familiari. Ad accompagnarlo nel viaggio il console italiano, Massimo Spano, che fin dall’inizio per conto del nostro Paese ha seguito la vicenda. Una storia che finalmente arriva a conclusione, condita da ingiustizie e beffe ma stavolta la parola fine è scritta, l’imprenditore - denutrito e malato - torna in Italia.



Il primo aprile del 2014, il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, aveva affermato che il Paese era «impegnato per trovare una soluzione rapida per liberare» Berardi, precisando che sarebbe stato liberato per «motivi umanitari» e che serviva «una soluzione rapida». Nel maggio dell'anno scorso, Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama, che sin dall'inizio ha seguito da vicino la vicenda, ha fatto sapere che l'imprenditore aveva contratto la malaria. Poco meno di un mese fa, sua moglie e suo figlio avevano protestato a Roma, davanti all'ambasciata dello Stato africano, con lo slogan «Liberate Roberto Berardi». I familiari dell'uomo si erano incatenati davanti alla sede della rappresentanza diplomatica. Assieme a loro anche una rappresentanza del movimento Sovranità, che sostiene la battaglia per la liberazione dell'imprenditore italiano. Su Facebook era anche stata creata la pagina «Liberiamo Roberto Berardi Dal Carcere Della Guinea Equatoriale», mentre su Twitter era stato diffuso l'hashtag #robertoberardilibero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero