Avvocato ed ex consigliere comunale preso a manganellate a Formia: «Nun te scurdà»

Christian Lombardi e Paola Villa
«Un abbraccio a Christian Lombardi. Fatto assurdo e vigliacco, fatto da un idiota. Non sei solo». Così l'ex sindaca di Formia, Paola Villa ha...

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«Un abbraccio a Christian Lombardi. Fatto assurdo e vigliacco, fatto da un idiota. Non sei solo». Così l'ex sindaca di Formia, Paola Villa ha rilanciato il post in cui si denunciava l'aggressione subita dall'ex consigliere comunale di Formia, l'avvocato 52enne Christian Lombardi, presidente del movimento civico "Un'altra città".



Il professionista al momento non risulta che abbia sporto denuncia. Il fatto è avvenuto il giorno dell'Epifania in zona Mergataro. Lombardi era con il suo husky. L'agguato è stato raccontato dalla cognata, Manuela Salvi, attivista ambientalista formiana  sulla sua pagina Facebook. «Un'auto l'ha seguito in una strada isolata qui vicino, dove va di solito, sempre alla stessa ora, a far passeggiare il cane - ha scritto la donna - Un uomo è sceso dalla macchina, gli ha chiesto se il cane era pericoloso, poi ha tirato fuori un manganello telescopico e lo ha picchiato. Prima di andarsene, gli ha detto: "Nun te scurdà". Non ti dimenticare. Una frase da fiction savianoide».

Un episodio grave, su cui il commissariato e i carabinieri di Formia hanno acceso i riflettori. «Non sappiamo chi sia il mandante di questo avvertimento né di cosa volesse avvertirlo - dice Manuela Salvi - Siamo in attesa che le istituzioni facciano il proprio dovere e indaghino, che chiedano ai vicini la registrazione delle loro telecamere di sicurezza per risalire al veicolo. Non ci spieghiamo la cosa perché mio cognato è un cittadino comune, un avvocato civilista di provincia che rispetta le regole e ha una vita normalissima. Quello che non è affatto normale è invece il nostro territorio, questa palude tra Latina e Caserta che sulle mappe non esiste e che le fiction di genere le fa impallidire».

Immediatamente a Lombardi sono arrivati numerosi messaggi di solidarietà.

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Il Messaggero