Fondi, ex avvocato ci ricasca: arrestato per spaccio di cocaina

Fondi, ex avvocato ci ricasca: arrestato per spaccio di cocaina
Ha cercato di mantenere per un breve periodo una buona condotta ma, a qualche mese dall'arresto, è tornato a percorrere la pericolosa strada dello spaccio: a finire di...

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Ha cercato di mantenere per un breve periodo una buona condotta ma, a qualche mese dall'arresto, è tornato a percorrere la pericolosa strada dello spaccio: a finire di nuovo nei guai è un ex avvocato di 52 anni, Giovanni Isernia, da tempo residente a Fondi e noto alle cronache per simili reati. Se nell'ultimo episodio i carabinieri della Tenenza di Fondi lo avevano sorpreso a cedere una dose nei vicoli del centro, questa volta l'uomo è stato incastrato per episodi commessi nella zona delle Querce.


I militari, coordinati dal sottotenente Emilio Mauriello e dal capitano della compagnia di Terracina Francesco Vivona, nutrivano ragionevoli sospetti già da tempo tant'è che sono andati praticamente a colpo sicuro. È bastato cercare qua e là in casa per trovare 136 dosi di cocaina per un totale di 80 grammi. La polvere bianca, custodita in una scatola e neppure ben nascosta, una volta immessa sul mercato avrebbe potuto fruttare fino a 8mila euro. La perquisizione è poi proseguita in auto dove sono stati trovati 5 grammi di marijuana e uno spinello pronto. Quantità di stupefacente esigue in quest'ultima perquisizione che, però, hanno ulteriormente aggravato la posizione del sospettato, con alle spalle già un precedente importante. Nel marzo dello scorso anno, dopo l'arresto per la cessione di una dose, i carabinieri avevano infatti trovato a casa dell'uomo la bellezza di 4.250 euro in contanti. Denaro derivante dall'attività di spaccio, secondo gli investigatori, dato che il 52enne allora come oggi risulta disoccupato. Benché in città sia conosciuto come l'avvocato, in effetti l'uomo avrebbe avuto solo una breve parentesi come praticante per poi abbandonare la professione e dedicarsi ad altro. L'intero carico di droga è stato sequestrato mentre per il pusher si sono di nuovo aperte le porte del carcere di via Aspromonte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero