Avvocati contro presidente del Tribunale, la preoccupazione dell'Anm di Latina

L'interno del Tribunale di Latina
«Preoccupazione per la decisione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati». La esprime la sezione di Latina dell'Associazione nazionale magistrati a seguito...

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«Preoccupazione per la decisione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati». La esprime la sezione di Latina dell'Associazione nazionale magistrati a seguito delle recenti dimissioni del presidente e di alcuni consiglieri in rotta di collisione con la presidente del Tribunale, Caterina Chiaravalloti, sul conferimento degli incarichi arrivando a parlare di  «crisi istituzionale».


L'Anm «ribadisce, ancora una volta, l'incondizionata stima e l'assoluta fiducia al Presidente ed ai colleghi del Tribunale. L'attività dei magistrati di Latina è stata sempre improntata ad un unico obiettivo, quello di garantire l'efficienza delle procedure e di assicurare la massima trasparenza attraverso la pubblicità degli incarichi e la vigilanza sul conferimento degli stessi. A tal fine, in tutti i settori, è stata compiuta la necessaria ricognizione degli incarichi diretti ed endoprocessuali, sia per evitare concentrazioni di nomine, che per ovviare ad eventuali incompatibilità e, infine, per ragioni di opportunità in caso di altri procedimenti in corso; tutto ciò sempre e comunque valorizzando i professionisti del Circondario, ai quali continua ad essere affidata la quasi totalità degli incarichi».

Il presidente della sezione Anm, Pierpaolo Bortone e il segretario, Valerio De Luca, ricordano inoltre come  «Tali atti costituiscono espressione del principio dell'indipendenza del magistrato nell'esercizio della facoltà di scelta dell'ausiliario, la cui legittimità può, eventualmente, essere vagliata solo mediante gli ordinari mezzi di impugnazione» ed esprimono preoccupazione per la «interruzione del percorso di leale e proficua collaborazione con il Foro e con gli altri operatori della giustizia, avviato dal Presidente del Tribunale al fine di assicurare il massimo contributo ad una efficiente gestione dell'attività giurisdizionale».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero