Assessorato a esponente di estrema destra, scoppia il caso a Gaeta

In piedi il sindaco Cosmo Mitrano, intorno i neo assessori
LA POLEMICA Maxi rimpasto a sorpresa ieri al Comune di Gaeta. Il sindaco Cosmo Mitrano sostituisce tre dei cinque componenti della giunta. I neo assessori sono Pasqualino De...

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LA POLEMICA
Maxi rimpasto a sorpresa ieri al Comune di Gaeta. Il sindaco Cosmo Mitrano sostituisce tre dei cinque componenti della giunta. I neo assessori sono Pasqualino De Simone, già delegato all'Urbanistica nella prima amministrazione Mitrano, che si occuperà ora di rifiuti e polizia locale; Linda Morini, cui sono state assegnate le deleghe alle politiche ambientali, alla sanità e all'urbanistica (settore, quest'ultimo, che il sindaco Mitrano aveva finora tenuto per sé); e Vittorio Ciaramaglia, candidato nella lista civica Il Quadrifoglio e collaboratore dell'assessore uscente Italo Taglialatela sui problemi della sicurezza urbana, che assume ora l'incarico di assessore al commercio e alle attività produttive. E sul quale si è scatenata una bufera.

LA SCELTA
Escono invece dall'esecutivo Italo Taglialatela, Mauro Fortunato e Antonella Vaudo. De Simone e Morini automaticamente decadranno da consiglieri comunali e saranno surrogati da Maurizio Caso e Raffaele Matarazzo (già assessoree ai lavori pubblici nella passata amministrazione), i primi dei non eletti delle liste Ama Gaeta e Gaeta al centro. Una epurazione? . «No, nessuna epurazione spiega Mitrano ma un semplice avvicendamento già concordato in precedenza. Ringrazio i tre assessori uscenti, che hanno lavorato con grande impegno in questo primo scorcio di legislatura nei settori loro affidati e diamo il benvenuto e l'augurio di buon lavoro ai nuovi componenti della giunta ed ai due nuovi consiglieri comunali. Ciaramaglia? È responsabile di un'associazione e non è più con Forza Nuova da nove anni».
Sono rimasti al loro posto nell'esecutivo Angelo Magliozzi, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici e al turismo, e Lucia Maltempo, assessore al personale, alle politiche cimiteriali e del welfare, alla pubblica istruzione e alle pari opportunità. La nuova giunta nasce, però, all'insegna dell'incertezza e tra mille polemiche.
LO SCONTRO
Non tutti credono alla decisione adottata per motivi di avvicendamento e soprattutto sta facendo discutere, specialmente negli ambienti di sinistra, la nomina ad assessore di Vittorio Ciaramaglia, già esponente di primo piano di Forza Nuova e da un paio di anni responsabile dell'associazione culturale Il Tridente Comunità Militante.
Tra coloro che non più tardi di maggio 2016 era in aula a contestare la senatrice Monica Cirinnà mentre presentava in un convegno dei Giovani Democratici a Gaeta la legge sulle Unioni Civili.
Inequivocabile lo striscione mostrato quel giorno: «Dall'unione all'adozione, il nostro progresso è degenerazione». Anche l'Anpi censurò nel 2016 «il raduno nazifascista denominato Tridente Fest', corredato da esibizioni di alcuni gruppi musicali di estrema destra».
I DEM LASCIANO
E in serata è arrivato l'ultimatum del neo segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, che insieme al Pd di Gaeta ha chiesto al sindaco Mitrano «la revoca immediata della nomina di un assessore a Gaeta con trascorsi in formazione di estrema destra. In caso contrario - aggiunge Moscardelli - è incompatibile la presenza del Pd».

Partito che, anche senza simbolo a Gaeta, ha nella coalizione di maggioranza, tra gli altri, il presidente del Consiglio comunale, Pina Rosato, esponente di spicco dei dem nel sud pontino.
Sandro Gionti
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Il Messaggero