Uno screening per individuare precocemente i disturbi dell'apprendimento. Il progetto, dal titolo “Nonostante...: in natura sto bene”, sta partendo in questi...
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La Asl mette a disposizione il personale del servizio Tutela della salute mentale e la riabilitazione in età evolutiva. Ma in cosa consiste, nello specifico, lo screening nelle scuole dell'infanzia? Agli insegnanti delle classi coinvolte, precedentemente formati, viene consegnato dalla Asl un questionario chiamato Ipda (Identificazione precoce dei disturbi dell'apprendimento), costituito da una serie di quesiti da compilare basandosi sull'osservazione dei comportamenti dei bambini, singoli e in gruppo, in classe. Terminata la fase osservativa, il questionario viene riconsegnato alla Asl che, in base al punteggio, entro la prima metà di gennaio, deciderà se convocare o meno la famiglia per un colloquio.
«Quando riceviamo un punteggio basso, convochiamo le famiglie: va detto che un quarto dei bambini risolve le problematiche da sé, con lo sviluppo: basta aspettare i tempi giusti. Gli altri vengono presi in carico ed inseriti in un ciclo di incontri in cui vengono coinvolti anche i genitori e che prevedono delle uscite in natura in cui genitori e bambini si scambiano le attività, con un risultato molto formativo per tutti» spiegano le terapiste del progetto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero