I precari che lavorano alla Asl di Latina? Quelli che mandano avanti interi reparti, magari da anni, in attesa di una stabilizzazione? Tutti abusivi. E' la linea che...
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Ma il punto è altro, vale a dire il netto no che l'avvocatura della Regione pone nei confronti dei precari. Nella costituzione in giudizio, infatti, sono ritenuti irregolari tutti i lavoratori, i quali sarebbero stati assunti senza procedure concorsuali e senza autorizzazione del commissario ad acta. Sfugge un particolare: al di là della procedura sono stati assunti, hanno un contratto, rientrano nel budget che la Regione già impegna per Latina No, c'è il peccato originale della procedura di assunzione diciamo singolare e qui la Regione scarica le responsabilità sulla Asl. Che certamente le ha e pure pesanti, ma non va dimenticato che tra assessorati, cabine di regia e commissari qualcuno doveva pure controllare e non l'ha fatto. Dal canto suo l'azienda, costituendosi davanti al Tar, ha ribadito la volontà di sistemare la situazione ma al tempo stesso riconosciuto i problemi che ha creato.
Un cane che si morde la coda. Addirittura i dipendenti, se non stabilizzati ovvero esclusi dalle procedure nonostante lavorino da anni, dovrebbero chiedere il risarcimento del danno alla Asl e a sua volta la Regione avviare una procedura per danno erariale. Un contenzioso infinito e che nessuno si augura, anche perché la stessa azienda sanitaria ha ribadito che senza i precari non potrebbe andare avanti e rischierebbe di chiudere tutti gli ospedali.
Giovanni Del Giaccio Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero