Asilo di San Marco, le suore se ne vanno

Asilo di San Marco, le suore se ne vanno
La lettera è stata un fulmine a ciel sereno per le famiglie degli alunni della scuola materna San Marco. La direttrice - una suora della congregazione salesiana delle...

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La lettera è stata un fulmine a ciel sereno per le famiglie degli alunni della scuola materna San Marco. La direttrice - una suora della congregazione salesiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice - lo scorso 15 dicembre ha annunciato che le suore che da sempre gestiscono la prima scuola del capoluogo pontino lasceranno Latina.

La decisione è stata presa dall'ispettoria Romana San Giovanni Bosco. «L'Istituto delle figlie di Santa Maria Ausiliatrice - si legge nella lettera - sta lavorando da tempo sul ridisegno delle proprie presenze nei diversi territori regionali a causa della diminuzione del personale religioso dovuto all'età e al calo delle nuove vocazioni. Per questo motivo l'ispettrice e il suo consiglio hanno deciso per la chiusura della comunità di Latina entro il mese di agosto 2023». «Di conseguenza - spiega l'ispettrice suor Gabriella Garofali - con nostro grande dispiacere, dovremo lasciare anche il coordinamento della scuola e l'insegnamento».
Il caso della Materna San Marco è infatti un caso unico a Latina, mqa ormai anche molto particolare a livello nazionale. La scuola è a tutti gli effetti una scuola pubblica, ma in virtù di un accordo tra il Comune e la congregazione è da decenni affidata alla gestione delle suore.
Le famiglie sono rimaste spiazzate, soprattutto perché tra pochi giorni dovranno rinnovare l'iscrizione dei propri figli per il prossimo anno. Nessuno sa cosa accadrà e neppure se la scuola resterà aperta.

Almeno su questo il Comune - alla domanda rivolta dal Messaggero - ha fatto sapere che certamente la scuola non chiuderà. Ma ad ora non è dato sapere da chi sarà gestita, se tornerà completamente nell'alveo delle scuole pubbliche o se verrà affidata ad una nuova congregazione.


I genitori vorrebbero saperlo e per questo hanno deciso di dare battaglia: «Per noi è un grande dispiacere - spiegano alcuni di loro - prima di tutto per quello che questo istituto rappresenta per la città. Li ci sono bambini i cui nonni già frequentavano quell'asilo. E poi per l'alto valore umano che trasmettono, le feste, la recite, il senso di comunità. Sarebbe come perdere un pezzo di storia della città». In queste ore sta girando una lettera per raccogliere le firme di tutti i genitori.
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Il Messaggero