Pontone, arrivano i lavori sul fiume della morte

Pontone, arrivano i lavori sul fiume della morte
Oggi l'apertura del cantiere per la realizzazione dei lavori di manutenzione ordinaria del torrente Pontone, detto anche Rio d'Itri, il cui bacino idrografico attraversa...

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Oggi l'apertura del cantiere per la realizzazione dei lavori di manutenzione ordinaria del torrente Pontone, detto anche Rio d'Itri, il cui bacino idrografico attraversa tre Comuni - quelli di Formia, Gaeta e Itri - con una superficie complessiva di 55,03 kmq ed una lunghezza di circa 14 chilometri.

L'area interessata dagli interventi, che ricade nel territorio di Gaeta, ha una superficie di 4,21 kmq ed una lunghezza 3.428 metri. Ubicato sul versante tirrenico dei monti Aurunci, il torrente sfocia a mare in corrispondenza della spiaggia di Vindicio, nel territorio di Formia. La Regione Lazio aveva conferito al Comune di Gaeta un finanziamento di 240mila euro finalizzato appunto alla messa in sicurezza delle aree prospicienti il tratto del torrente che insiste nel territorio gaetano.
«Questo primo intervento - puntualizza il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano - serve soprattutto a rendere il deflusso delle acque più libero dagli ostacoli presenti nell'alveo del fossato. Andiamo a ridimensionare l'attuale rischio di esondazione del torrente, con l'auspicio che la Regione Lazio provveda a stanziare ulteriori fondi in maniera periodica e continuativa per le attività di manutenzione sovracomunale finché il rischio non venga definitivamente eliminato».
E conclude sottolineando che sarà proseguita «con la massima attenzione ed impegno l'attività di monitoraggio e pulizia del fossato di Pontone, andando a ristabilire condizioni di sicurezza». Un primo finanziamento prevede interventi di manutenzione attraverso il taglio della vegetazione, la pulizia dell'alveo tramite asportazione dei sedimenti di qualsiasi dimensione e gli interventi puntuali di ingegneria naturalistica.

In alcuni tratti fortemente antropizzato, il bacino idrografico di Pontone ha comportato negli anni notevoli criticità a causa di frequenti esondazioni, in alcuni casi pericolosissime per l'incolumità dei cittadini che risiedono nelle vicinanze. E proprio a causa di una di queste esondazioni perse la vita, la notte del 31 ottobre 2012, una donna di 86 anni, Concetta Gigliano, che abitava in quella zona e furono distrutti terreni e coltivazioni, sommersi nel fango. Dopo quella tragedia per anni i residenti hanno chiesto a gran voce interventi di messa insicurezza costituendosi anche in un comitato, per il momento dovranno accontentarsi dei lavori di manutenzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero