Armi in auto a Latina, Finocchiaro al giudice: «Busta trovata per strada, volevo buttarla»

Armi in auto a Latina, Finocchiaro al giudice: «Busta trovata per strada, volevo buttarla»
Ha raccontato al giudice di avere trovato la busta contenente le armi per strada, di averla portata a casa dove l'ha tenuta per un paio di giorni con l'intenzione di...

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Ha raccontato al giudice di avere trovato la busta contenente le armi per strada, di averla portata a casa dove l'ha tenuta per un paio di giorni con l'intenzione di buttarla nel secchio. Questa la versione fornita al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario da Pietro Finocchiaro, il 40enne arrestato due giorni fa in viale Europa a Latina insieme al 38enne Stefano Carocci e ad una 29enne di Velletri: i tre viaggiavano su un'auto all'interno della quale i carabinieri hanno trovato, poggiata a terra davanti al sedile anteriore del passeggero dove era seduto Finocchiaro una busta un Glock calibro 45 con matricola abrasa e con colpo in canna, una pistola Sauer anch'essa con matricola abrasa e una Glock con caricatore inserito e 15 cartucce, oltre al silenziatore, risultata provento di furto denunciato nel 2019 ad Aprilia.


I tre assistiti rispettivamente da Oreste Palmieri, Adriana Anzeloni e Mauro Padula - sono stati interrogati ieri mattina dal gip per rispondere di porto illegale di arma clandestina e munizioni e ricettazione. Finocchiaro ha raccontato che quelle armi le aveva trovate due giorni prima, ricostruzione che lo stesso gip ha definito fantasiosa, e ha cercato di discolpare Carocci che guidava l'auto spiegando che non era a conoscenza del contenuto. Ma anche questa è apparsa una versione poco credibile avendo gli investigatori trovato un messaggio Whatsapp con il quale Finocchiaro, poco prima del controllo, gli chiedeva istruzioni su qualcosa da farsi per tutte e tre probabilmente riferito alle pistole.


Nel corso dell'interrogatorio nessuno ha fornito spiegazioni su dove stessero andando con tre pistole pronte a sparare due delle quali con silenziatore. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere, il giudice ha ritenuto che non ci fossero elementi per ritenere che fosse a conoscenza della presenza delle armi visto che era seduta sul sedile posteriore. Così è stata scarcerata e il fermo a suo carico non è stato convalidato a differenza di quello di Finocchiaro e Carocci per il quali è stata confermata la custodia cautelare in carcere, misura proporzionata allo spessore della condotta criminosa alla luce del grave il quadro indiziario e delle allarmanti modalità del fatto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero