Ha raccontato al giudice di avere trovato la busta contenente le armi per strada, di averla portata a casa dove l'ha tenuta per un paio di giorni con l'intenzione di...
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I tre assistiti rispettivamente da Oreste Palmieri, Adriana Anzeloni e Mauro Padula - sono stati interrogati ieri mattina dal gip per rispondere di porto illegale di arma clandestina e munizioni e ricettazione. Finocchiaro ha raccontato che quelle armi le aveva trovate due giorni prima, ricostruzione che lo stesso gip ha definito fantasiosa, e ha cercato di discolpare Carocci che guidava l'auto spiegando che non era a conoscenza del contenuto. Ma anche questa è apparsa una versione poco credibile avendo gli investigatori trovato un messaggio Whatsapp con il quale Finocchiaro, poco prima del controllo, gli chiedeva istruzioni su qualcosa da farsi per tutte e tre probabilmente riferito alle pistole.
Nel corso dell'interrogatorio nessuno ha fornito spiegazioni su dove stessero andando con tre pistole pronte a sparare due delle quali con silenziatore. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere, il giudice ha ritenuto che non ci fossero elementi per ritenere che fosse a conoscenza della presenza delle armi visto che era seduta sul sedile posteriore. Così è stata scarcerata e il fermo a suo carico non è stato convalidato a differenza di quello di Finocchiaro e Carocci per il quali è stata confermata la custodia cautelare in carcere, misura proporzionata allo spessore della condotta criminosa alla luce del grave il quadro indiziario e delle allarmanti modalità del fatto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero