Le ipotesi sono tante: area mercato settimanale, lido, quartieri Q4-Q5 ma anche borghi e area Expo. Il ritorno alla formula del Drive In per rilanciare il cinema, ma anche una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'assessore alla cultura del Comune di Latina Silvio Di Francia è ottimista: «Abbiamo contatti con Roma e la Regione per valutare quali strade percorrere per salvare il mondo dello spettacolo, una ricchezza enorme che va difesa. Già ci sono state tre manifestazioni di interesse per i drive in, nei prossimi giorni organizzeremo delle riunioni in videochat per avviare una serie di confronti».
Le ipotesi sono molte e il Comune di Latina vuole ottenere un ruolo da protagonista. Il mondo dell'imprenditoria ha già fatto dei passi in avanti mostrando interesse a investire in questa direzione, visto che al momento sembra l'unica via possibile per rilanciare un settore che rischia il tracollo. Una delle ipotesi è la concessione di spazi pubblici a titolo gratuito per organizzare eventi, proiezioni, ma anche spettacoli compatibili con le esigenze di sicurezza che sarà necessario applicare.
Le dichiarazioni di Francesco Rutelli, presidente dell'Anica, vanno in questa direzione: «Bisogna fare un accordo coi Comuni, identificando aree molto grandi dove ci siano tutte le condizioni di sicurezza. Si possono studiare varie ipotesi, con automobili distanziate e tutto il resto, ma sarebbe un modo per tornare gradualmente, e prudentemente, a vivere». Silvio Di Francia è convinto che «questa estate ci sarà una grande richiesta di socialità dopo l'isolamento che abbiamo vissuto, dobbiamo arrivare preparati».
I gestori dei cinema potranno avere un ruolo fondamentale nella gestione degli spazi. Bisognerà curare la parte tecnica, i rapporti con la distribuzione nel caso delle proiezioni cinematografiche, ma anche la sicurezza.
«L'importante - commenta Di Francia - è che non ci sia una eccessiva complicazione dal punto di vista burocratico e normativo, altrimenti tutto diventerebbe davvero difficile».
Anche Fabio D'Achille, presidente della commissione Cultura, sta seguendo con attenzione la vicenda: «Gli spazi adatti ad arene e drive in sono molti, penso al lido, alla Q4-Q5, al mercato settimanale ma anche ai borghi. Penso che sia un progetto realizzabile e ci stiamo adoperando per arrivare a risultati concreti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero