Aprilia compie 80 anni, oggi in piazza il dono dell'artista Cottiga. «Così stiamo crescendo»

Claudio Cottiga ha realizzato una miniatura del centro cittadino per gli 80 anni di Aprilia
L'ANNIVERSARIO Se li porta davvero bene Aprilia i suoi 80 anni. Vista nel suo complesso continua a sembrare una città giovane. Per questo forse è ancora in cerca...

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L'ANNIVERSARIO
Se li porta davvero bene Aprilia i suoi 80 anni. Vista nel suo complesso continua a sembrare una città giovane. Per questo forse è ancora in cerca della sua identità. La cittadina più a nord della provincia di Latina ne ha vissute tante: dopo la posa della prima pietra, avvenuta il 25 aprile del 1936, in pochi anni ha visto la nascita e la distruzione del centro storico. Nel '44, infatti, venne rasa al suolo. Poi, dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, riuscì a rinascere dalle sue ceneri. Da quel momento in poi è stato un turbinio di cambiamenti repentini. Oggi Aprilia è la quinta città del Lazio: nonostante le speculazioni avvenute sul suo territorio negli anni, quando per molto tempo sembrava terra di nessuno, in questo giorno in cui si celebra l'80esimo dalla sua Fondazione la città può festeggiare a testa alta. Il primo regalo ricevuto è legato proprio alla memoria ed arriva da un artista, dal maestro scultore Claudio Cottiga. E' stato lui a realizzare l'opera installata in piazza Roma che sarà inaugurata proprio oggi. Lui Aprilia l'ha vista crescere, l'ha vissuta sin da quando era un piccolo borgo sconosciuto e l'ha seguita fino ad oggi che è diventata una grande città.

«Era sempre criticata da tutti - spiega lo scultore ricordando i tempi passati - all'inizio era poco conosciuta, ma in realtà Aprilia è stata simbolo dell'emancipazione femminile (le donne all'epoca lavoravano ed erano già indipendenti), e dava ai giovani, seppur con le tante difficoltà del dopo guerra, tante opportunità. C'erano pochi servizi, certo, c'erano poche risorse, ma negli anni - dice Claudio Cottiga - la nostra terra è cresciuta e ha dato tanto a tutti noi. Infatti - aggiunge - chiunque ora arriva qui ci resta per sempre». Il valore più grande della città, secondo il maestro scultore, è stato negli anni l'accoglienza, «Aprilia ha sempre raccolto tante realtà culturali - commenta Cottiga - per questo è stato difficile costruire la sua identità, ma oggi il caleidoscopio di culture che rappresenta può essere un valore aggiunto. In questi tempi così difficili la nostra città fa la differenza riuscendo ancora a mantenere prioritario il valore dell'accoglienza».

Per l'80esimo Claudio Cottiga ha realizzato, con la collaborazione del figlio Lorenzo, una miniatura del centro storico di fondazione: con gli archi, la piazza e il San Michele dell'epoca. «Ho immaginato di realizzare una cittadella - spiega il maestro - pensando però di andare a mano libera, una sorta di ritratto a matita trasferito poi su bronzo. Sopra ho inciso la sigla "2PST", un omaggio che io ho voluto fare ai 4 progettisti del centro storico di Aprilia. La memoria è fondamentale - spiega Cottiga - la nostra città ha alle spalle una storia importante che va ricordata e celebrata. Sono convinto che nell'arco di 4 o 5 anni questa piccola opera, che io considero un gioiello, sarà apprezzata anche dagli apriliani, evocherà affetto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero