Il gesto di generosità di due fratellini di Latina ha ispirato le parole di Papa Francesco pronunciate, ieri mattina, durante l’Angelus dedicato al volontariato....
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Monsignor Yoannis è rimasto particolarmente legato a Latina e alla parrocchia retta da don Gianni, ed è lui il “titolare” del progetto per la realizzazione di un orfanotrofio nel suo paese d’origine. Ieri, mattina poco prima dell’Angelus, ha confidato a papa Bergoglio la donazione speciale dei due fratellini di Latina che avevano partecipato alla presentazione del progetto. «Sono rimasto doppiamente commosso – ha commentato don Gianni Toni -. Ho provato una forte emozione per l’attenzione che il Papa ha avuto per questo piccolo grande gesto di generosità che arriva da due bambini di Latina. Per loro è stato un gesto spontaneo, questo lo posso assicurare. Ed è la cartina di tornasole del mio pensiero espresso durante i giorni bui del lockdown quando dissi che dopo il Coronavirus il Mondo sarebbe stato più buono. La spontaneità con la quale i due bambini hanno rinunciato ai regali per uno scopo benefico colpisce la stragrande maggioranza delle persone. Invece per loro e tutti coloro che si muovono con generosità offrire qualcosa è la normalità». «Si fa per amore, semplicemente per servizio – sono ancora le parole del Papa di ieri mattina -. La gratitudine, la riconoscenza, è prima di tutto segno di buona educazione, ma è anche un distintivo del cristiano. È un segno semplice ma genuino del regno di Dio, che è regno di amore gratuito e riconoscente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero