Al "Goretti" entrata in funzione la Pet-Tac di ultima generazione, è la prima in Italia

La giornata del 18 dicembre, quando furono presentati i macchinari donati da Fondazione Sanità e ricerca
E' entrato in servizio presso l'unita operativa complessa di Medicina nucleare dell’ospedale "Santa Maria Goretti" di Latina il tomografo Pet digitale di...

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E' entrato in servizio presso l'unita operativa complessa di Medicina nucleare dell’ospedale "Santa Maria Goretti" di Latina il tomografo Pet digitale di ultima generazione (vision 450 con tc 64 strati) ed elaborazione delle immagini in alta definizione.


L'apparecchiatura, presentata  il 18 dicembre scorso, è la prima installata nel nostro Paese e si colloca tra quelle a più alto impatto tecnologico grazie alla donazione della Fondazione Sanità e ricerca.

«Allo scopo di giungere al trattamento del primo paziente, avvenuto con successo il 14 gennaio 2020, si è reso necessario procedere, in queste ultime settimane, alla gestione delle attività di messa a punto tecnica del macchinario oltre alla formazione del personale - informano dalla Asl - La nuova strumentazione incrementa le possibilità di intervenire in modo mirato, grazie al notevole miglioramento della gestione delle immagini prodotte con tecniche di fusione generate dalle due tecnologie (Tac e Pet), per l’efficace risoluzione delle patologie oncologiche, in prevalenza, neurologiche e cardiologiche».

Al "Goretti" da un decennio la Medicina nucleare - unica nel Lazio esclusa Roma -  ha raggiunto traguardi importanti sia sul fronte dei volumi di attività (mediamente 2.500 esami annui), sia per l’integrazione dell’attività assistenziale con quella di ricerca sperimentale.

«Le prospettive, con la nuova tecnologia, di ampliare l’offerta e di sostenere le iniziative di sperimentazione clinica in cui è coinvolta la   Medicina nucleare - concludono dall'Azienda - saranno ulteriormente rafforzate grazie alla dotazione di innovativi radiofarmaci Pet che consentiranno di erogare prestazioni altamente specialistiche per il trattamento di patologie come l’Alzheimer, i tumori cerebrali e neuroendocrini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero