Picchia e chiude nel bagno la sorella: "Vi ammazzo tutti". La ragazza si salva grazie a una telefonata muta al 112

Il giovane 24enne, dopo la morte della madre, ha iniziato ad aggredire il padre e la sorella

Picchia e chiude nel bagno la sorella: "Vi ammazzo tutti". La ragazza si salva grazie a una telefonata muta al 112
Un giovane di Terracina è stato allontanato dalla casa familiare dopo le continue minacce e le aggressioni nei confronti della sorella. ...

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Un giovane di Terracina è stato allontanato dalla casa familiare dopo le continue minacce e le aggressioni nei confronti della sorella.

Il personale del Commissariato di Terracina, ha eseguito la misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone, nei confronti di un 24enne di Terracina indagato per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. 

"La misura - spiega la Questura di Latina - trae origine dall’attività investigativa a seguito di una telefonata muta giunta sul Numero Unico per le Emergenze 112. È emerso che tale telefonata era stata effettuata dalla sorella dell’indagato, mentre si trovava rinchiusa nel bagno della propria abitazione perché era in corso un’aggressione nei suoi confronti da parte del fratello che cercava di entrare brandendo un coltello da cucina minacciando di ammazzarla.

Solo l’intervento del padre permetteva alla ragazza di uscire dal bagno e allontanarsi dall’abitazione. La parte offesa, rintracciata e sentita dal personale del settore Anticrimine del Commissariato, oltre a confermare l’aggressione appena ricevuta dal fratello, raccontava di ulteriori aggressioni fisiche subite sempre ad opera del fratello fin dall’anno precedente, quando era stata aggredita con dei pugni allo stomaco e, in un’altra occasione con una mazza da baseball o afferrata per la gola e sbattuta contro una parete.

La giovane ha raccontato che il fratello - dalla morte della loro madre - era spesso nervoso e in diverse occasioni oltre che nei suoi confronti si era rivolto anche nei confronti del padre con frasi del tipo “vi ammazzo tutti” e in più occasioni aveva sfogato la sua violenza nei confronti delle porte dell’appartamento e di diverse suppellettili, tanto che il padre era stato costretto ad eliminare le chiavi delle porte delle varie stanze al fine di evitare che l'uomo le spaccasse se chiuse".

L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, ha consentito di ricostruire un quadro complessivo di "condotte aggressive poste in essere dall'indagato con continuità ed abitualità di aggressioni, vessazioni e umilianti pressioni esercitate nei confronti della sorella e per questi motivi, su  richiesta della Procura di Latina,  è stata  emessa  dal Gip del Tribunale di Latina la misura cautelare".

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Il Messaggero