Latina, Agenzia delle Entrate aperta solo due giorni: file e caos dall'alba

Latina, Agenzia delle Entrate aperta solo due giorni: file e caos dall'alba
E' stata una mattinata difficile quella di ieri all'Agenzia delle Entrate di Latina dove è dovuta intervenire anche una voltante della polizia per calmare gli animi...

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E' stata una mattinata difficile quella di ieri all'Agenzia delle Entrate di Latina dove è dovuta intervenire anche una voltante della polizia per calmare gli animi di chi era in fila da ore. La situazione ormai da mesi è diventata davvero insostenibile a causa delle restrizioni dell'orario di apertura al pubblico degli uffici conseguente alle misure di sicurezza per il Coronavirus.


Lo sportello per la registrazione degli atti, infatti, è operativo soltanto il martedì e il giovedì dalle 9 a mezzogiorno e questo costringe chi deve sbrigare tale tipo di pratica a svegliarsi all'alba per avere la garanzia di riuscire a farcela, cosa che non sempre accade. Ci sono persone che arrivano all'ingresso dell'ufficio di via Vespucci già alle quattro e mezza del mattino per poter prendere il numeretto e assicurarsi di arrivare fino allo sportello prima che chiuda.

Ieri mattina alle 7 quindi due ore prima dell'apertura c'erano già quaranta persone e alle 10 i numeri erano finiti. Per dare un'idea dei tempi necessari un utente arrivato alle 7 ha preso il numero 59 ed è uscito dall'ufficio alle 11. Anche perché si sale uno alla volta come richiesto delle esigenze di distanziamento per il Coronavirus mentre gli altri aspettano giù all'estero. La tensione era palpabile e anche chi è entrato nel portone per sbrigare pratiche diverse presso altri sportelli come la Conservatoria è stato guardato con sospetto e preso a male parole per il sospetto che volesse in qualche modo bypassare la fila e passare davanti agli altri. Sono anche volate parole grosse tra chi era in attesa del proprio turno e ad un certo punto è arrivata una volante della Questura per controllare la situazione e scongiurare che il clima rovente degenerasse.


Fortunatamente i diverbi non sono degenerati ma da parte di tutti c'è la richiesta di ampliare gli orari e soprattutto i giorni di apertura al pubblico per evitare che sbrigare una pratica diventi una sorta di Via Crucis. E' una situazione allucinante, una vergogna commenta una signora che è in fila qui ci sono anche persone anziane costrette a rimanere in piedi per ore. Qualcun altro sottolinea che il sistema della prenotazione on line funziona male. Sono dieci giorni che attendiamo una mail di risposta alla nostra richiesta. Vergognoso tuona un'altra signora - sopra si sale uno alla volta e sotto tutti ammassati.... aperti solo sino a mezzogiorno. Una situazione che rischia di esplodwere prima o poi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero