Addio ai pini di viale Mazzini: a Latina iniziano gli abbattimenti

«Se ne va un pezzo di storia» commenta un uomo che sta spostando il suo scooter parcheggiato su viale Mazzini perché da oggi scatta il «divieto di...

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«Se ne va un pezzo di storia» commenta un uomo che sta spostando il suo scooter parcheggiato su viale Mazzini perché da oggi scatta il «divieto di circolazione e divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli limitatamente alle zone interessate dai lavori dalle 7.30 alle 16.30 del 27 gennaio e per un periodo di 15 giorni e comunque sino al termine dei lavori» per effettuare «interventi manutentivi sul patrimonio arboreo comunale in viale Mazzini». Tradotto: abbattere tutti i pini del viale che sono ormai considerati un rischio per la sicurezza dei residenti, dei mille studenti che frequentano i tre istituti superiori che vi si affacciano e le migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono il viale che collega il centro della città con la piazza del Tribunale.

Ovvio che ne nascerà una polemica infinita. E già successo per viale Italia quando nel 2016 il commissario prefettizio Giacomo Barbato decise di tagliare gli alberi dopo tre crolli nel giro di poche settimane. «Ma una vita umana vale più di tutti gli alberi» dice sicuro l’assessore al Decoro, Emilio Ranieri. «Non è più possibile rischiare».
Viale Mazzini per fortuna non resterà spoglio in attesa di veder ricrescere gli alberi che verranno piantati al posto dei pini, visto che le due file di platani che costeggiano la carreggiata non saranno interessate dagli abbattimenti. Nel tempo, comunque, anche i pini verranno sostituiti e per farlo dovranno essere rimosse le ceppaie con le radici di tutti i pini marittimi, anche se al momento non vi sono tempi certi per i ripristini. La decisione è stata presa dal Servizio Ambiente dopo i ripetuti crolli degli ultimi mesi che hanno interessato un albero di viale Mazzini, un albero di parco Falcone e Borsellino, altri pini all’interno di un condominio affacciato su piazza Buozzi. Altri pini erano stati invece abbattuti perché considerati pericolanti nel dicembre scorso.

«A seguire verranno anche abbattuti 46 alberi lungo via della Rosa - spiega Ranieri - Anche in quel caso verranno tagliati i tronchi e rimosse le ceppaie e le radici». E’ stato deciso dopo la relazione redatta dall’agronomo Valeria Siciliano: troppo pericoloso lasciare lì gli alberi visto che l’apparato radicale non è più in grado di sostenerli. Stessa sorte anche per i cinque pini della piazza di Borgo Carso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero