«52nd jazz week», winter festival a Latina: la scommessa di Bencivenga, Raponi e Borrelli

Borrelli, Bencivenga e Raponi, foto di Umbi Meschini per gentile concessione 52nd jazz
«Latina si meritava un vero festival jazz». Parte da qui la scommessa di Erasmo Bencivenga, Giorgio Raponi e Nicola Borrelli. Un festival invernale, come Umbria Jazz...

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«Latina si meritava un vero festival jazz». Parte da qui la scommessa di Erasmo Bencivenga, Giorgio Raponi e Nicola Borrelli. Un festival invernale, come Umbria Jazz Winter tanto per intenderci. «Perché Latina ha una tradizione jazz di tutto rispetto, qui hanno suonato Chet Baker e Archie Shepp, Steve Grossman e Sal Nistico che hanno anche vissuto a Latina solo per citarne alcuni» racconta Raponi. Dagli anni Settanta è stato un fiorire di iniziative, di concerti, di club. Dal Bird Lives al Leone Rosso, dal Doolin ai concerti organizzati dall'avvocato Marinelli fino ad arrivare al Collettivo Jazz.


«Ci siamo chiesti se non fosse giunto il momento di riconoscere anche a Latina, il diritto di avere un proprio Festival Jazz che non abbia nulla da invidiare nemmeno alle più blasonate manifestazioni che già si svolgono periodicamente in Italia - raccontano i tre jazzisti - Ci siamo detti che è forse questo il momento storico migliore per sancire il ruolo che la nostra città si è ritagliato nel corso degli anni, vista anche la presenza di un'amministrazione comunale attenta a tutte le iniziative culturali di valore, che ha abbracciato ed appoggiato il nostro progetto con un patrocinio morale più che mai convinto».

Così è nata questa rassegna. Una quattro giorni al Teatro Moderno, dal 27 al 30 dicembre, con due concerti al giorno alle 18 alle 21.30 . Una full immersion a prezzi popolari. «Un biglietto singolo per un concerto costerà 20 euro, ma il mini abbonamento per due concerti nello stesso giorno ne costerà 25 - spiegano gli organizzatori - e l'abbonamento per tutti gli 8 concerti ne costerà 79 e non sarà nominativo».
Tanti i grandi nomi, italiani e stranieri. Spiccano il sassofonista americano Chris Cheek, il più forte pianista italiano dado Moroni ni, e poi il batterista Roberto Gatto, il giovane pianista Enrico Zanesi. Chiuderà la rassegna la cantante Joyce Yuille con canzoni natalizie. Il Bencivegna Trio accompagnerà il sassofonista Max Ionata . E poi Aldo Bassi e ovviamente Mauro Zazzarini. «Siamo cresciuti ascoltando e suonando il jazz - racconta Raponi - Ora ci è sembrato giusto garantire continuità alla nostra tradizione. Faremo del nostro meglio già a partire da questa prima edizione, proponendo un programma musicale con artisti di grande livello internazionale».


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Il Messaggero