“Riprendiamoci il Futuro”, premiati due ragazzi pontini al Festival dei Giovani

Alessandro Quasimodo e Valerio Romani
L'EVENTO Festival dei Giovani denso di soddisfazioni per gli...

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L'EVENTO

Festival dei Giovani denso di soddisfazioni per gli studenti di Latina. L'iniziativa promossa dall'Università Luiss ha richiamato migliaia di studenti di oltre cento licei italiani da diciotto regioni diverse. Tra le varie iniziative anche il concorso letterario “Riprendiamoci il Futuro”, promosso dal ClubdiLatina con la Fondazione Bruno Visentini e originato dalle esperienze di lettura degli studenti avviate nel 2014, del saggio di Luciano Monti “Ladri di Futuro” e dalla successiva ricerca svolta nel Castello di Sermoneta e pubblicata nel volume “Divario Generazionale”. Prima della premiazione, a Gaeta, si è tenuto il dibattito sul tema del disagio delle nuove generazioni alla presenza tra gli altri del Rettore della Luiss Massimo Egidi, del professor Luciano Monti, dei rappresentanti del ClubDiLatina Paolo Marini e Stefano Pisanu e delle ricercatrici Piera Matarazzo e Francesca Berti. Al secondo posto si è classificata Eleonora Logi del “Manzoni” di Latina, mentre Valerio Romani del “San Benedetto” (nella foto) si è aggiudicato il primo premio in un altro concorso letterario del Festival, ricevendo grandi elogi dal poeta Alessandro Quasimodo. «Gli elaborati traggono origine dal percorso didattico che abbiamo suggerito agli istituti e che è stato condotto con competenza e passione dal corpo docente. Abbiamo incontrato più volte i ragazzi riscontrando grandi doti di intelligenza e umanità. L'iniziale disillusione, lo scetticismo e la rabbia di fronte ai temi sollevati dal dibattito hanno lasciato il posto alla curiosità e all'interesse critico sui problemi di carattere socio-economico che, nella loro globalità, rendono incerto il futuro dei ragazzi», racconta Stefano Pisanu. «La stupefacente esperienza vissuta nei licei - continua Pisanu - ci ha fatto comprendere che i ragazzi hanno sempre più bisogno di maturare la consapevolezza che il futuro delle nuove generazioni non dipende solo da ciò che possiamo fare noi adulti, ma anche e soprattutto dal loro impegno, dalla loro voglia di scovare ognuno il proprio talento e di prepararsi ad affrontare ad armi pari un nemico che porrà loro davanti sempre nuovi “muri” che se non scalati subito con tenacia e determinazione rischiano di diventare insormontabili».

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Il Messaggero