OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Si allarga il numero delle micro-zone rosse in Italia. Dopo i casi della provincia di Perugia e in Toscana, anche ventisette comuni del Basso Molise entrano in zona rossa: lo ha deciso il presidente della Regione Donato Toma con una ordinanza su indicazione dell'Asrem. La decisione è stata presa dopo che nei giorni scorsi altri piccoli comuni della zona erano già finiti in regime ristretto. L'ambito è quello del distretto sanitario di Termoli.
Zona gialla e arancione, l'Italia da domani cambia colori: le regole. E spuntano le microzone rosse
Ma quali sono le altre zone rosse? In Umbria, fino al 21 febbraio, ma nei soli Comuni della Provincia di Perugia e nei Comuni di Amelia, Attigliano, Calvi dell'Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo della Provincia di Terni. In Toscana, nell’area di Chiusi (Siena) per una settimana. In Sicilia, Comune di Tortorici, in Abruzzo, Comune di Tocco da Casauria.
Numeri preoccupanti
Sono i numeri a preoccupare in Molise, non si interrompe infatti la catena dei decessi riconducibili al Covid-19. Nelle ultime 24 ore si sono registrate altre 5 vittime, 293 in totale dall'inizio dell'emergenza, 84 nuovi contagi, in leggera diminuzione rispetto a ieri (91), a fronte di 631 tamponi refertati, ieri 692, 31 guariti, 7 ricoveri nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Cardarelli di Campobasso.
Quali sono le misure nella zona rossa?
- E’ vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Sono vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.
- Sono chiusi bari e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Sono chiusi i negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.
- Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Sono chiusi i centri estetici.
- C’è la didattica a distanza per le scuole superiori, per le classi II e III delle secondarie di I grado. Restano aperte scuole dell’infanzia, primarie e la I classe della secondaria di I grado. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
- Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e dal Cip. Sono sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.
- Sono chiusi musei e mostre, ma anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.
Il Messaggero