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Ancora due giorni di chiusura totale, poi da lunedì fino al 30 dicembre (e anche il 4 gennaio) l'Italia tornerà “arancione”. Quindi verranno riaperte diverse attività commerciali. Per chi sperava in un pranzo al ristorante, in un caffé al bar o in un gelato, niente da fare. Perché anche nelle giornate che andranno dal 28 al 30 dicembre questo tipo di negozi rimarrà chiuso. Resta possibile, comunque, la ristorazione con consegna a domicilio fino alle 22, oppure la ristorazione con asporto, anche se è confermato il divieto di consumare sul posto o nelle immediate vicinanze. Rimarranno aperti, invece, gli autogrill e i servizi di ristorazione nelle stazioni e negli aeroporti.
Chi avrà voglia di comprare un vestito, un paio di scarpe, o qualcosa di simile, da lunedì potrà tornare a farlo per i tre giorni che precedono la fine dell'anno. Per evitare eventuali assembramenti e calca, l'orario di apertura dei negozi potrà protrarsi fino alle 21.
Parrucchieri e centri estetici
Nessun divieto né chiusura è previsto per tutte quelle attività che già funzionavano nei giorni delle maggiori restrizioni. Quindi si potrà continuare ad andare dal parrucchiere o dal barbiere. Piega, taglio e colore restano garantiti. Nei tre giorni “arancioni” verranno riaperti anche i centri estetici. Sempre consentita la spesa al mercato o al supermercato, un salto in edicola, in farmacia o in tabaccheria. O anche dal fioraio e in lavanderia. Nell'elenco delle attività che resteranno sempre aperte, e quindi, anche nei giorni tra il 28 e il 30 dicembre, figurano, poi, ferramenta e negozi di computer, negozi di giocattoli, di biancheria e di articoli sportivi, profumerie, negozi per animali.
Rimarranno chiusi, purtroppo, cinema, teatri, musei, palestre, piscine. E chissà quando si potrà ritornare a frequentarli.
La “zona rossa” ricomincerà il 31 dicembre e fino al 3 gennaio. Poi il 4 un giorno di tregua “arancione”, con la possibilità di fare qualche acquisto. E di nuovo il 5 e il 6 gennaio il lockdown.
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Il Messaggero