Zaia: in Veneto da lunedì riaprono parchi divertimento, dal primo giugno i servizi per l'infanzia

Dal 25 maggio in Veneto riaprono parchi tematici e aree di intrattenimento, i noleggi di auto, bici e moto, gli informatori medici e del farmaco, aree giochi per bambini...

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Dal 25 maggio in Veneto riaprono parchi tematici e aree di intrattenimento, i noleggi di auto, bici e moto, gli informatori medici e del farmaco, aree giochi per bambini all'aperto, anche nei centri commerciali e strutture ricettive. Lo prevede una nuova ordinanza annunciata dal presidente della Regione Luca Zaia, secondo le linee guida approvate ieri dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni. Potranno riaprire centri sociali, sedi culturali e circoli. Riparte la formazione professionale per laboratori, esami e tutoraggio.


Dal primo giugno in Veneto ripartono i servizi per l'infanzia 0-17 anni. In settimana il Comitato tecnico-scientifico nazionale dovrà validare le linee guida per i servizi 0-3, «per cui la partenza sarà per preparare i servizi», ha precisato Zaia. Con una successiva ordinanza saranno fissate date e linee guida per cinema, teatri, concerti, centri termali, discoteche, sagre e fiere. «Con questa ordinanza spero in settimana, chiudiamo tutta la partita», ha concluso.

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I morti in ospedale, informa il governatore, sono stati 1.348.  I positivi 19.069, 2.852 persone in isolamento. «Non posso accettare un modo vergognoso di fare polemica sui morti», dice il governatore del Veneto commentando gli attacchi alla sanità lombarda che definisce «ignobile speculazione» e «orrendo sciacallaggio». Ogni modello sanitario «ha storia a sè, io ho il merito di non aver smantellato storici presìdi territoriali e di tenere la soglia del 5% delle terapie intensive in gestione privata, raddoppiando invece i posti letto in terapia intensiva negli ospedali pubblici». Zaia con il suo background scientifico arrivava «in una squadra molto forte». Se il virus «tornerà in autunno saremo preparati». In ogni caso non ci sarebbe «un lockdown generalizzato» ma «circoscritto ai soli contagiati, perché saremo in grado di intercettarli e circoscriverli per tempo. Non bloccheremo più il mondo». 

«Premesso che Crisanti è una colonna portante della sanità veneta e ha un grande merito di aver ottimizzato il lavoro del laboratorio che gli compete, nell'analisi del virus, dico che la dottoressa Russo ha per legge l'obbligo e il dovere di redigere i piani di sanità pubblica». Così il presidente del Veneto Luca Zaia. «Qualsiasi sanitario può esprimere le due considerazioni», ha aggiunto. «Sarà il mio ruolo mettere a posto i cocci di un'ulteriore polemica, ma le polemiche non servono».

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Il Messaggero