Il boss Pasquale Zagaria fuori per un errore su una mail del tribunale di Sassari. «Su Zagaria c'è stato un grave errore del mio ufficio». Lo ha...
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«È stato accertato un errore nell'indicazione della posta elettronica del dipendente del Tribunale di Sassari, imputabile all'ufficio e al personale della direzione che io dirigevo», ha raccontato Romano. Inoltre, ha spiegato, il sistema «Calliope» consente di ottenere «ricevuta alla posta pec» mentre se l'invio è un indirizzo di posta ordinaria «non sai se è arrivata». Di questo problema «nessuno si era reso conto in precedenza e il problema ancora oggi è irrisolto». «Nel procedimento di citazione del Tribunale di sorveglianza di Sassari c'era la dipendente addetta alla ricezione di quel tipo di atto», ha spiegato Romano ed è bastato che il personale «leggesse quel nome da 'aì in 'ià perché quella mail non arrivasse mai».
«Esterrefatto». Così il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, al termine dell'esposizione del direttore generale detenuti del Dap Giulio Romano, che, sulla scarcerazione del boss Pasquale Zagaria, ha parlato di un errore, una svista di un ufficio del Dap. Morra invita Romano a «ritornare in Commissione antimafia», convocandolo già domani per proseguire l'audizione. Pasquale Zagaria, mente economica del clan dei Casalesi e fratello del superboss Michele Zagaria, si consegnò alle forze dell'ordine nel giugno del 2007 dopo diciassette anni di latitanza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero