Ventuno verbali, su un totale di 131 controlli effettuati, ma soprattutto 600 chili di vongole non conformi alle norme sanitarie sottratti al commercio nel corso di 17 sequestri,...
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«Cozze contaminate da vibrione del colera». Lotto ritirato dal mercato, ecco quale
Uomini e donne della guardia costiera sono stati impegnati per giorni nei principali porti pescherecci, da Giulianova a Pescara, da Ortona a Termoli. In azione, gli Ispettori della pesca, un gruppo di investigatori specializzato nella filiera ittica. Controlli a parte, che continueranno per tutto il periodo delle feste, la direzione marittima invita i consumatori a essere altrettanto vigili, ricordando «di verificare sempre ciò che si acquista. I molluschi bivalvi, in particolare, non vanno mai comprati sfusi, ma sempre confezionati in sacchetti, in quanto il prodotto è sottoposto ad una specifica normativa sanitaria che in alcuni casi prevede, in relazione alle aree di raccolta, un trattamento di purificazione o di stabulazione prima del consumo. Sull'etichetta devono essere riportati per legge i dati relativi alla data di pesca e di scadenza. Pertanto, ogni altra modalità di vendita, oltre che essere vietata, espone, il più delle volte, il consumatore a rischi per la propria salute».
La pesca delle vongole è infatti sottoposta al rispetto di una rigida normativa in materia, per ciò che concerne le zone in cui tale attività è consentita, le attrezzature autorizzate, le quantità giornaliere e le modalità di controllo, confezionamento e vendita. I molluschi bivalvi devono avere una serie di requisiti igienico-sanitari per essere avviati al consumo umano diretto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero